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Storia della masturbazione
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Storia della masturbazione
Un sessuologo statunitense ha esaminato i momenti salienti della pratica dell'autoerotismo, dal suo inizio come problema medico fino ad oggi, quando in Giappone è persino adottato come regime alimentare.


L'autoeccitazione, come la definisce il sessuologo american, è oggetto di uno studio recente, pubblicato in un saggio. Nel testo vengono esplorati i passaggi e le teorie riguardanti l'autoerotismo nella storia. La domanda chiave non è perché, intorno al 1712, l'autoerotismo iniziò a essere considerato un problema medico, o perché intorno al 1920 smise di essere considerato una malattia.

Più sorprendente è perché il sesso solitario divenne un problema morale così rilevante proprio quando il piacere sessuale stava guadagnando maggiore accettazione nel mondo laico. Secondo questo esperto, la colpa è della moderna cultura, che se da un lato incoraggia l'individualismo e l'autodeterminazione, dall'altro è minacciata dal solipsismo e dall'anomia. Questo cortocircuito porta alla conclusione che l'autoerotismo diventa il campo di battaglia iniziale per questo tipo di conflitti psicologici. Tralasciato dalle prescrizioni di Galeno, relegato tra i peccati minori dai predicatori medievali, oggetto di disputa filologica dai cabalisti, l'autoerotismo ha assunto ruoli diversi nell'età moderna: oggetto anticlericale nei libri libertini, elemento di antropologia quotidiana nei resoconti dei primi esploratori, pratica discussa dalla morale borghese del XIX secolo.

I protagonisti di questa storia, dall'antichità a Onania e dal Settecento a oggi, includono filosofi, letterati, pittori. Questo saggio documentato in modo impeccabile è anche una provocazione: la narrazione ad alta voce di un segreto a lungo tenuto nascosto. Sfera medico-sociale e morale individuale, queste sono le trame. Intorno all'autoerotismo, in tempi arcaici, c'erano leggende, pruderie e rimedi popolari. Sensi di colpa alimentati non solo dalla parte ecclesiastica della società, ma anche da concetti pseudo-modernisti rintracciabili nelle figure paterne e/o materne.

E oggi?
La pratica della masturbazione, spesso diffamata, rappresenta un momento di crescita personale e di esplorazione del corpo, non solo per l'individuo, ma anche come esperienza condivisa all'interno della coppia.

Un professore di storia dell'Università di Chicago sostiene la Masturbate-a-Thon, un evento che si tiene annualmente a San Francisco e raccoglie fondi per organizzazioni no-profit nel campo dell'educazione sessuale. Questo evento mira a superare secoli di tabù e rendere la masturbazione un'attività più accettata e divertente.

Nonostante la diffusa pratica della masturbazione maschile, spesso considerata un peccato immorale, è importante sfatare il tabù che la circonda. Numerose ricerche confermano che la stragrande maggioranza degli uomini si masturba regolarmente. Tuttavia, molti ancora esitano a discuterne apertamente.

Le donne, invece, spesso rimangono più riservate sulla propria pratica autoerotica. Nonostante la varietà delle tecniche femminili, la società sembra ancora non accettare pienamente la masturbazione al femminile.

Un medico giapponese ha proposto una particolare "dieta della masturbazione" per favorire la perdita di peso. Secondo Yamanaka, l'eiaculazione stimola il metabolismo dei muscoli e aiuta a bruciare calorie, riducendo il grasso corporeo. Per ottenere risultati significativi, suggerisce che le persone si dedichino alla masturbazione almeno 100 volte al mese, con sessioni di almeno 15 minuti ciascuna. Questo approccio, definito "Onani-bics" dal medico, richiede un impegno costante e disciplinato per sfruttare appieno i benefici dell'esercizio autoerotico.

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