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La predizione dell'infedeltà nelle relazioni
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La predizione dell'infedeltà nelle relazioni
L'adulterio, un fenomeno diffuso, presenta sfide nel determinarne l'entità precisa a causa delle variazioni nei criteri di definizione (ad esempio, infedeltà emotiva versus fisica; virtuale versus reale). Tuttavia, concentrandosi sull'infedeltà sessuale coniugale, i dati suggeriscono che colpisca approssimativamente una persona su quattro o cinque. Tra i giovani adulti, invece, la percentuale si aggira intorno a una su due o tre.

L'infedeltà rappresenta una delle principali cause di divorzio e spesso motiva la ricerca di consulenza sessuale e di coppia. Pertanto, comprendere la sua prevedibilità è cruciale per sviluppare strategie atte a mitigarne gli impatti devastanti.

Recenti studi hanno impiegato l'apprendimento automatico per valutare la prevedibilità dell'infedeltà e i suoi predittori principali. Attraverso sondaggi condotti su adulti e coppie, i ricercatori hanno raccolto dettagli sulle loro vite sessuali, relazionali, demografiche e di personalità.

I risultati indicano che l'infedeltà è prevedibile solo in misura limitata, poiché si basa su una vasta gamma di variabili, alcune delle quali presentano una correlazione più forte rispetto ad altre. In particolare, i fattori all'interno della relazione si sono dimostrati i predittori più solidi, mentre aspetti come demografia e personalità hanno mostrato una minore rilevanza.

Nonostante l'infedeltà online fosse leggermente più prevedibile per gli uomini, il genere non emerse come un predittore significativo in generale. Questo suggerisce un possibile ridimensionamento del divario di genere nell'infedeltà nel tempo. I predittori più costanti riguardano le dinamiche relazionali e sessuali, indicando la centralità di tali elementi nel comprendere e prevedere l'infedeltà nelle relazioni moderne.

Individuare i predittori dell'infedeltà: analisi dei fattori associati
Le persone inclini all'adulterio tendevano ad essere:
Gli atteggiamenti e i comportamenti sessuali giocavano un ruolo predittivo significativo, suggerendo una maggiore propensione all'infedeltà tra coloro con atteggiamenti sessuali più aperti e coloro che avevano sperimentato una gamma più ampia di comportamenti sessuali nelle relazioni precedenti (ad esempio, praticando sesso anale o utilizzando giocattoli sessuali). In sostanza, coloro che adottavano una visione più restrittiva del sesso sembravano essere meno inclini all'infedeltà, forse in virtù di opinioni più negative sulla stessa.

Un risultato intrigante è che, sebbene la soddisfazione ridotta nella relazione fosse associata a un aumento delle probabilità di infedeltà, un sottogruppo di individui molto soddisfatti aveva comunque tradito il proprio partner. Ciò suggerisce che l'infedeltà non sia esclusivamente legata a relazioni infelici o insoddisfacenti dal punto di vista sessuale. Può essere motivata da una gamma più ampia di fattori.

Ciò implica che l'infedeltà sia un fenomeno complesso con molteplici determinanti. Non possiamo quindi semplificare la sua predizione identificando un singolo fattore. È probabile che sia il risultato di una combinazione di molteplici fattori interconnessi.

Ad esempio, una relazione insoddisfacente combinata con un alto desiderio sessuale e una visione liberale del sesso può aumentare significativamente il rischio di infedeltà rispetto a una situazione in cui la relazione è insoddisfacente ma il desiderio sessuale è basso e la visione del sesso è conservatrice. Pertanto, è essenziale considerare questi fattori in un contesto più ampio.

Questi risultati suggeriscono anche che intervenire precocemente per affrontare i bisogni e i problemi sessuali nelle relazioni potrebbe essere una strategia preventiva più efficace contro l'infedeltà.

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