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Perché si manifesta il sonno post-coito?
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Perché si manifesta il sonno post-coito?
Un team di psicologi evoluzionisti ha evidenziato che le donne, rispetto agli uomini, presentano una maggiore tendenza ad addormentarsi dopo il sesso. La motivazione? Un possibile aumento delle probabilità di concepimento associato al sonno post-coito.

Sebbene la frase "il sesso è un sonnifero naturale" suggerisca un effetto sedativo del rapporto sessuale, vi sono poche ricerche a riguardo, come sottolineano gli autori.

Gli studiosi hanno notato che le donne erano più propense degli uomini a riportare sonnolenza dopo il sesso e che questa sonnolenza era accentuata dall'orgasmo, in entrambi i sessi.

Il fenomeno del sonno post-coito potrebbe essere spiegato dalla teoria evolutiva. Gli esseri umani, essendo bipedi, hanno la struttura riproduttiva femminile spostata verso il basso, il che non è ottimale per trattenere lo sperma e massimizzare le possibilità di concepimento. Gli studiosi suggeriscono che la posizione del missionario sia emersa come soluzione a questo problema, in quanto favorisce la trattenuta dello sperma. Inoltre, suggeriscono che il liquido seminale possa essere dotato di proprietà sedative per favorire il sonno post-coito, consentendo così alle donne di trattenere lo sperma nel tratto riproduttivo per un periodo più prolungato, aumentando le probabilità di concepimento.

Lo studio ha coinvolto 316 studenti universitari, escludendo quelli con preferenze sessuali non-eterosessuali o che non avevano mai avuto rapporti sessuali. È stata condotta un'indagine sulle abitudini sessuali, esaminando l'uso di contraccettivi, comportamenti masturbatori e storia sessuale. Le risposte alle domande riguardanti il sonno post-coito hanno rivelato che sia uomini che donne tendono a addormentarsi più velocemente dopo il sesso se hanno sperimentato un orgasmo.

Tuttavia, escludendo l'esperienza dell'orgasmo, le donne mostravano in generale una maggiore propensione ad addormentarsi prima rispetto agli uomini.

Un punto cruciale per la loro ipotesi è stato il rinvenimento che non vi erano differenze di genere per quanto riguarda gli effetti rilassanti della pratica autoerotica.

Questo studio non è privo di limitazioni. Prima di tutto, le dimensioni del campione sono relativamente ridotte e i dati sono di natura correlativa. Questa correlazione dei dati costituisce un limite, nel contesto di una critica più ampia rivolta alla psicologia evolutiva, che evidenzia come molte delle sue teorie non siano facilmente verificabili.

La ricerca ha aggiunto ulteriori dettagli sul comportamento sessuale degli studenti universitari. Ad esempio, rispondendo alla domanda "Quante volte raggiungi l'orgasmo durante un rapporto sessuale?", il 50% degli uomini ha affermato di sperimentare un orgasmo ad ogni rapporto, mentre solo il 4% delle donne lo ha fatto. Il 49% delle donne ha indicato di aver provato un orgasmo in meno della metà dei rapporti, rispondendo così più frequentemente rispetto ad altre categorie.

I dati hanno anche rivelato che gli uomini si masturbano più frequentemente delle donne. Il 9% degli uomini ha dichiarato di non praticare la masturbazione affatto, mentre il 4% ha ammesso di farlo più di dieci volte a settimana. Invece, il 45% delle donne ha dichiarato di non masturbarsi, il 44% lo fa una o due volte a settimana, il 10% da tre a cinque volte a settimana e meno dell'1% lo fa da sei a nove volte a settimana.

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