Nel 2017, una nuova parola è entrata a far parte del nostro vocabolario: "stealthing". Un articolo scientifico lo descrive come "l'estrazione non consensuale del profilattico durante un atto sessuale", suscitando un'ampia discussione su questo comportamento emergente. Tuttavia, la portata effettiva di questo fenomeno non era chiara all'epoca, poiché l'articolo originale si basava su interviste a un piccolo campione di vittime.
Quante persone hanno sperimentato lo "stealthing"?Un nuovo studio fornisce alcune risposte. Condotta su 1189 donne e 1063 uomini che hanno rapporti sessuali con uomini e hanno frequentato il Melbourne S
exual Health Centre in Australia, l'indagine ha chiesto loro se avev
ano mai subito la rimozione non consensuale del profilattico durante un atto sessuale e in quale momento se ne er
ano accorti. Secondo i ricercatori, i partecipanti sono stati classificati come vittime di "stealthing":
- se avevano subito la rimozione del profilattico senza consenso e l'atto sessuale era proseguito nonostante la loro volontà;
- se la rimozione era avvenuta senza consenso ma il rapporto era stato interrotto;
- se si erano accorti della rimozione solo successivamente;
- se il profilattico non era stato mai indossato nonostante la richiesta.
Inizialmente, i ricercatori avev
ano previsto che solo il 2% dei partecipanti avrebbe riportato esperienze di "stealthing"; tuttavia, i risultati sono stati molto diversi. Infatti, il 32% delle donne e il 19% degli uomini ha dichiarato di aver sperimentato lo "stealthing". La maggioranza di entrambi i gruppi ha discusso dell'evento con il partner dopo il fatto, riportando un significativo livello di
stress associato. La maggior parte dei partecipanti considera lo "stealthing" come una forma di molestia sessuale.
Questi risultati suggeriscono che lo "stealthing" non è un fenomeno raro e richiede ulteriori studi. Tuttavia, è importante considerare le limitazioni di questi dati. Il campione non è rappresentativo a livello nazionale, essendo composto solo da individui che frequent
ano il centro di
salute sessuale di Melbourne. Inoltre, una percentuale significativa di potenziali partecipanti ha scelto di non prendere parte allo studio (il 59% delle donne e il 69% degli uomini ha declinato), e coloro che hanno partecipato er
ano consapevoli del tema dello "stealthing" prima di essere inter
vistati, suggerendo un possibile pregiudizio nella selezione dei partecipanti e un'eventuale sovrarappresentazione delle persone con esperienza di "stealthing".
Va notato che lo studio non includeva uomini eterosessuali, ma è importante considerare che anche loro possono essere vittime di "stealthing". Ad esempio, una donna potrebbe deliberatamente danneggiare un profilattico prima dell'uso senza il consenso del partner. Sebbene tali comportamenti poss
ano essere meno comuni, merit
ano comunque ulteriori indagini per comprendere meglio il fenomeno dell'evitamento del profilattico in generale.
Nonostante le restrizioni evidenziate, le informazioni raccolte suggeriscono che, almeno all'interno di una popolazione clinica, lo "stealthing" è un fenomeno abbastanza diffuso tra donne e uomini che hanno rapporti sessuali con uomini. È fondamentale condurre ulteriori studi per approfondire questa tematica e individuare strategie efficaci per contrastarla.