Durante l'
orgasmo, alcune donne emettono un fluido trasparente, principalmente composto da liquido prostatico, glucosio e in minima parte urina.
Nel 1950, Ernst Grafenberg, lo scienziato tedesco noto per aver individuato il punto G, introdusse il concetto, ma la scoperta definitiva avvenne nel 1981 ad opera della sessuologa Beverly Whipple.
Circa il 10% delle donne rilascia questo fluido, prodotto dalle ghiandole di Skene, anche conosciute come "prostata femminile". Queste ghiandole, situate nella parete anteriore della
vagina e invisibili ad occhio nudo, contribuiscono a rendere le pareti
vaginali più spesse.
Contrariamente a falsi miti, l'
eiaculazione femminile non comporta il rilascio di grandi quantità di liquido. Secondo alcune ricerche scientifiche, la quantità di eiaculato emessa non supera una tazzina di caffè, poiché le dimensioni delle ghiandole di Skene sono molto ridotte.