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Come affrontare la pornodipendenza
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Come affrontare la pornodipendenza
La dipendenza da pornografia si manifesta come una ricerca compulsiva di piacere sessuale attraverso l'autoerotismo mediato dalla visione di materiale pornografico. Questo disturbo, con radici antiche, ha mostrato un aumento significativo solo recentemente, grazie alla diffusione di Internet, presentando nuove modalità di manifestazione. Nel corso del tempo, la visualizzazione di contenuti pornografici diventa compulsiva, portando la persona a perdere il controllo sul tempo trascorso nell'attività, isolandosi dalla realtà e dalle responsabilità quotidiane.

La masturbazione, associata alla visione di pornografia, diventa compulsiva e protratta nel tempo per mantenere un livello di eccitazione il più alto possibile. Quando questa eccitazione si trasforma in disagio, l'unica soluzione per interrompere il ciclo è l'eiaculazione, seguita da sensazioni di sollievo, disprezzo, tristezza e rimorso per il materiale visionato. A livello psicologico e sociale, la dipendenza da pornografia influenza negativamente vari aspetti della vita di un individuo, tra cui lavoro, relazioni sociali, famiglia e amore. Si osserva un deterioramento significativo delle relazioni sociali, caratterizzato da isolamento, malinconia, pessimismo e aumento dell'ansia. Nelle relazioni di coppia, si verifica una difficoltà nel raggiungere un legame profondo, spingendo il soggetto a cercare di replicare schemi pornografici con il partner, alimentando così il circolo vizioso della dipendenza.

Come in altre forme di dipendenza, la dipendenza da pornografia sembra svilupparsi più facilmente nelle persone con bassa autostima, difficoltà nelle relazioni sociali, ansia nelle interazioni interpersonali, pensiero ossessivo e comportamenti compulsivi. Le personalità più inclini a questa dipendenza mostrano tratti ossessivo-compulsivi e tendono al ritiro sociale, utilizzando tale comportamento come meccanismo di evitamento per non affrontare le proprie sfide esistenziali. In questi casi, è consigliabile consultare un sessuologo per ricevere l'assistenza adeguata, sia per casi lievi che per situazioni più gravi.

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