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Solitudine e pornografia
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Solitudine e pornografia
In un recente studio gli studiosi hanno individuato un ruolo significativo dell'isolamento sociale nel legame tra difficoltà nella gestione delle emozioni e l'abuso problematico di pornografia.

Sebbene l'associazione tra stati emotivi e comportamenti come l'uso eccessivo di sostanze o il gioco d'azzardo compulsivo possa sembrare evidente, spesso le emozioni possono manifestarsi in azioni a prima vista inoffensive, come la visione di materiale erotico. Ma, l'impiccio nasce quando la frequenza e la dipendenza da tali comportamenti crescono, dando luogo a un consumo problematico di materiale erotico. Ricerche precedenti hanno indicato che le persone che faticano a regolare le proprie emozioni ricorrono spesso a strategie esterne, tra cui l'uso frequente di materiale erotico.

Di conseguenza, è stato condotto uno studio con il fine di esplorare come determinate emozioni e la mancanza di controllo su di esse possano contribuire al consumo problematico di materiale erotico, e in che modo l'isolamento sociale entri in gioco in questo contesto. Gli studiosi miravano a investigare i collegamenti tra questi fattori, considerando l'aumento della dipendenza dai media digitali e il crescente isolamento emotivo in molte persone.

La ricerca coinvolgeva 339 giovani adulti, con un'età media di 28 anni. I partecipanti sono stati reclutati tramite i social media, attraverso un link diretto a un questionario online, e tutti risiedevano nel Portogallo continentale, con competenza nella lingua portoghese.

Gli studiosi hanno somministrato questionari per esaminare la frequenza dell'uso di materiale erotico, la capacità di autoregolare le emozioni dei partecipanti e la percezione di solitudine. L'analisi di questi elementi è stata ultimata attraverso la valutazione del grado di accordo dei partecipanti con affermazioni specifiche, come ad esempio "Quando sono arrabbiato, ho difficoltà a comprendere i miei sentimenti". L'obiettivo cruciale consisteva nell'osservare quanto frequentemente i partecipanti consumavano materiale erotico e confrontare tali comportamenti con il loro benessere emotivo auto-dichiarato e i sentimenti di isolamento.

I risultati sono stati chiari. Solo una minoranza, costituita da 16 partecipanti, ha presentato segni di un consumo problematico di materiale erotico. Analizzando la frequenza, circa un quarto ha ammesso di utilizzare materiale erotico da 1 a 3 volte a settimana, mentre un po' meno lo faceva da 2 a 3 volte al mese. Circa il 12% ha indicato un consumo quotidiano o quasi quotidiano. Si è notata una correlazione positiva considerevole tra le difficoltà nella gestione emotiva e l'uso problematico di materiale erotico.

In termini più semplici, chi affronta sfide nel controllo delle proprie emozioni tende a ricorrere al consumo di materiale erotico. In aggiunta, i sentimenti di isolamento accentuano sia le difficoltà nella regolazione emotiva che il consumo problematico di materiale erotico. Per essere più precisi, i partecipanti che sperimentano solitudine o isolamento sono più propensi a concordare con dichiarazioni come "Uso il materiale erotico per sentirmi connesso".

Tuttavia, l'isolamento sociale non opera in modo isolato in questa dinamica. Il suo impatto è più evidente tra gli uomini rispetto alle donne, e in modo interessante, i partecipanti impegnati in relazioni intime mostrano una correlazione più forte tra isolamento sociale e consumo problematico di materiale erotico.

Ciò implica che essere coinvolto in una relazione non necessariamente preserva automaticamente dalle sensazioni di isolamento e, in alcuni scenari, potrebbe addirittura accentuarle.

Nonostante fornisca preziose intuizioni sull'interconnessione tra emozioni, solitudine e comportamenti come l'uso eccessivo di contenuti per adulti, lo studio presenta alcune limitazioni rilevanti che risultano cruciali per ottenere una prospettiva più completa sulla tematica. Innanzitutto, il campione di partecipanti era per lo più composto da giovani adulti, complicando la generalizzazione dei risultati a fasce di età più ampie. Inoltre, il progetto della ricerca non consente di trarre conclusioni definitive sulla causalità in quanto si basa su dati correlazionali. Qualche variabile potenziale, come l'affiliazione religiosa o altri aspetti della salute mentale, non è stata presa in considerazione nello studio, questo potrebbe contribuire a una migliore comprensione dell'uso problematico di contenuti per adulti.

In generale, questi risultati mettono in evidenza il ruolo centrale della solitudine nel collegamento tra difficoltà nella regolazione emotiva e l'uso problematico di materiale per adulti. Dal punto di vista clinico, tali risultati indicano che la connessione tra difficoltà nella regolazione emotiva e l'uso eccessivo di contenuti per adulti non è casuale e che la percezione di solitudine agisce come un mediatore per amplificarne gli effetti. Per cui, concentrarsi su strategie adattive per affrontare la solitudine potrebbe costituire un intervento efficace per mitigare gli impatti delle difficoltà nella regolazione emotiva nelle persone con uso problematico di materiale per adulti.

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