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#a luci rosse
Perché l'associazione con il sesso è collegata all'espressione
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Perché l'associazione con il sesso è collegata all'espressione
Locali notturni, produzioni cinematografiche, quartieri caratterizzati dalle luci rosse: ma da dove proviene questa denominazione? Tra le diverse interpretazioni, quella più comune attribuisce l'origine agli operai ferrovieri degli Stati Uniti, frequentatori abituali di bordelli nell'Ottocento.

Il rosso, noto per rappresentare amore e passione, è anche associato al mondo della sessualità. Ma quale è la storia dietro il simbolismo delle luci rosse, termine e immagine che identificano luoghi di prostituzione, oltre a locali, film, riviste e siti a tematica sessuale? L'espressione "a luci rosse" si diffuse nel XIX secolo con spiegazioni diverse. Una teoria predominante collega questa espressione ai ferrovieri negli Stati Uniti d'America, che, nella metà dell'Ottocento, solitamente posizionavano lanterne rosse all'esterno dei bordelli che frequentavano.

Un'analisi delle prostitute ad Amsterdam
Un'altra teoria risale a un passo biblico che menziona una prostituta di nome Raab attiva a Gerico, la cui finestra era ornata da una cordicella scarlatta. In alternativa, la tradizione potrebbe derivare da Amsterdam, famosa per il suo rinomato "quartiere del peccato". Qui, le prostitute, in passato, attiravano l'attenzione dei clienti, soprattutto pescatori, utilizzando lampade coperte da stoffe rossastre. Questo metodo non solo le rendeva facilmente riconoscibili, ma anche più affascinanti, poiché la luce rossa mitigava i tratti del viso e eventuali imperfezioni fisiche.

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