Di recente, si discute molto riguardo ai gruppi Telegram in cui vengono divulgate immagini di ragazze, spesso minorenni. Le vittime di questa pratica hanno delle azioni a disposizione per contrastare questa situazione.
Di seguito le cinque strategie da seguire.
- Segnalare alle autorità competenti: se trovate immagini di contenuto sessualmente esplicito di voi stessi online contro la vostra volontà, rivolgetevi subito alle forze dell’ordine o al vostro avvocato per sporgere denuncia. Il revenge porn è un reato perseguibile solo se denunciato entro sei mesi dalla scoperta.
- Raccolta di prove: è cruciale ottenere prove del reato in anticipo. Se possibile, fate uno screenshot delle immagini pubblicate sui social network o dei messaggi di chat. Annotate i nomi o i nickname delle persone coinvolte. Queste prove potranno essere utilizzate in tribunale come i testimoni.
- Altri reati: spesso il revenge porn è accompagnato da altri reati, come il furto d’identità. Creare un profilo sui social network a nome di qualcun altro contro la sua volontà è un reato punibile fino a un anno di reclusione. Invio di messaggi molesti o commenti offensivi è altrettanto penalmente rilevante.
- Segnalare le violazioni della privacy: per fermare la diffusione delle immagini riservate o contrastare qualsiasi violazione della privacy online, è possibile segnalare il problema al gestore del sito o del servizio di messaggistica istantanea. Alcuni hanno tecnologie per rimuovere automaticamente le immagini segnalate.
- Privacy: nonostante seguire le regole precedenti possa aiutare a proteggere la vostra privacy, la migliore difesa è mantenere la riservatezza dei vostri file. Ricordate che la persona a cui inviate un file riservato potrebbe non trattarlo con rispetto, quindi pensate attentamente prima di condividere materiale personale.