I tratti genetici associati all'omo
sessualità maschile sembr
ano contribuire a una "super etero
sessualità" nelle donne, agendo come compensazione per la potenziale perdita di fecondità.
La difficoltà per gli uomini
gay nel concepire figli solleva la domanda su come le caratteristiche genetiche apparentemente collegate all'omo
sessualità maschile persist
ano nella specie umana, sfidando la selezione naturale. Una recente indagine condotta da un team di genetisti italiani ha fornito una spiegazione a questo fenomeno apparentemente paradossale.
Il team ha inter
vistato 98 uomini omosessuali e 100 uomini eterosessuali, chiedendo loro informazioni sui loro parenti più prossimi, coinvolgendo complessivamente 4600 persone.
L'analisi dei dati ha rivelato un aumento della
fertilità nelle donne che hanno ereditato le caratteristiche genetiche, ancora in gran parte sconosciute, ma presumibilmente correlate all'omo
sessualità maschile. Le donne con parenti stretti
gay hanno mostrato una media di figli superiore rispetto a quelle con parenti eterosessuali: le madri di uomini omosessuali hanno in media 2,7 figli, rispetto ai 2,3 delle madri di uomini eterosessuali. Allo stesso modo, le zie materne di uomini
gay hanno in media 2,0 figli, contro l'1,5 delle zie di uomini eterosessuali. Questo aumento della prole femminile sembra compensare la minore procreazione degli uomini
gay, contribuendo a mantenere in circolazione i fattori genetici correlati.
Secondo i ricercatori, questi risultati indic
ano la presenza non di uno o più geni dell'omo
sessualità, ma di una serie di fattori legati all'attrazione per gli individui di
sesso maschile. Questi fattori si manifest
ano come una predisposizione all'omo
sessualità negli uomini e come una maggiore
attività sessuale nelle donne, portando a una prole più numerosa.
È importante notare che i risultati di questa ricerca, basata su un campione limitato, richiedono ulteriori conferme attraverso studi successivi. I ricercatori stessi indic
ano che, anche se il fattore materno risultasse correlato all'omo
sessualità maschile, avrebbe un impatto del 14%.
Studi precedenti suggeriscono che la probabilità di sviluppare comportamenti omosessuali è più alta nei figli minori di madri che hanno dato alla luce molti maschi, forse a causa di mutazioni nel sistema immunitario della donna durante le gravidanze. Questo fattore contribuirebbe ulteriormente con un 7% allo sviluppo dell'omo
sessualità maschile.
Combinando questi due elementi, le cause ereditarie sembrerebbero incidere sull'omo
sessualità maschile solo per il 21%, mentre il restante 79% rimane ancora avvolto nel mistero, alcuni studiosi suggeriscono che possa essere attribuito a fattori ambientali.