Chi sono i bisessuali e quali sono le loro aspirazioni? Perché sono soggetti a critiche sia da parte degli eterosessuali che degli omosessuali?
Chi sono gli omosessuali occasionali?Esistono delle circostanze che favoriscono i rapporti omosessuali come ad esempio i marinai che lavor
ano sulle enormi navi mercantili che solc
ano lentamente i mari, dove le opportunità di
relazioni con donne sono scarse. Situazioni simili si present
ano anche nelle carceri, dove, salvo rare eccezioni che promuovono il diritto alla
salute sessuale dei detenuti, le possibilità di avere rapporti con persone di
sesso opposto sono limitate. Analogamente, si osservava nei soldati di Sparta o nei Marines statunitensi, i quali, lontani dalla patria, cementav
ano il loro legame di cameratismo attraverso
intimità emotiva, affettiva e, non di rado, sessuale con i propri commilitoni.
Questi individui, sia uomini che donne, che intrattengono
relazioni con persone del loro stesso
sesso non per scelta, ma per necessità imposte dalle circostanze, possono essere classificati come omosessuali conclamati, omosessuali di complemento, omosessuali latenti che non hanno avuto l'opportunità di esprimere la propria identità, o semplicemente a rischio di diventarlo se si lasci
ano andare a esperienze omosessuali occasionali. In altre parole, chi sono gli omosessuali occasionali?
Nessun comportamento è innaturaleInizio sempre con Madre Natura, che custodisce un’infinità di storie per rappresentare il caleidoscopio della
sessualità nel regno animale. Sono oltre 1.500 le specie in cui è stata osservata l'omo
sessualità (sono famosi gli esempi di coppie omosessuali tra pinguini, piccioni e pecore). Potrebbe essere giusto affermare che le specie in cui è altamente improbabile osservare comportamenti omosessuali si
ano quelle che non pratic
ano alcun tipo di
attività sessuale come gli afidi e i ricci di mare, e basta!
Omosessualità di compensazione?Se da un lato questo tema è stato frequentemente utilizzato per contrastare la vecchia concezione di un’omo
sessualità contro natura, dall’altro molte specie mostr
ano comportamenti omosessuali in circostanze specifiche, come in cattività, sotto sottomissione o in situazioni di perdita di ruolo sociale. Alcuni lo definiscono omo
sessualità di compensazione, un concetto che si applica anche a quanto può accadere in seminari e sacrestie, come talvolta riport
ano le cronache.
Esiste dunque la possibilità che l'ambiente o l'esperienza portino all'omo
sessualità? Questo è il timore di molte famiglie e schieramenti politici e religiosi, che us
ano l’omofobia per nascondere la loro mancanza di idee e proposte valide. In questo contesto, si diffonde la paura che l’omo
sessualità possa essere una malattia contagiosa, e che un insegnante omosessuale possa condurre i giovani a una perdizione sessuale. Un pensiero fondato su una scarsa comprensione dei dati scientifici e sull’infondata convinzione che l’
orientamento sessuale sia una sostanza plasmabile a piacimento.
E non è così: tutte le evidenze empiriche indic
ano che l'orientamento eterosessuale non è un'acquisizione, ma una condizione intrinseca. Allo stesso modo, l'omo
sessualità non è qualcosa che si diventa, ma si è. Alcuni studi hanno fornito prove genetiche, mentre altri hanno evidenziato differenze nell'esposizione agli ormoni durante la vita prenatale, ma non ci sono dubbi. Non esiste alcun dato scientifico che dimostri che avere rapporti occasionali con persone dello stesso
sesso possa trasformare una persona in omosessuale. Pertanto, unendo le osservazioni etologiche sugli
animali e le evidenze scientifiche, posso affermare con certezza che sia l'omo
sessualità, intesa come attrazione esclusiva verso il proprio
sesso, sia i comportamenti omosessuali occasionali sono comportamenti del tutto naturali. È fondamentale notare che le due cose non sono necessariamente interscambiabili.
Schemi mentali più flessibiliIl contesto dei bisessuali è notevolmente diverso da quello degli omosessuali. Questa dimensione è infatti meno esplorata e in fase di crescita e si presenta con maggiore visibilità rispetto a un passato recente. Si tratta del mondo di coloro che rinunci
ano al binarismo omo/etero. Queste persone sono il perfetto esempio della soci
età postmoderna. Una realtà che si svela nel vagone della metropolitana in cui viaggiamo, oltre le finestre delle nostre abitazioni o nelle palestre in cui ci alleniamo, rendendosi sempre più presente e vicina a noi. E' la soci
età liquida, fluida perché sempre meno – in particolare tra i giovani – è interessata a seguire schemi mentali e comportamentali rigidi.
L'incremento della bifobiaI bisessuali affront
ano livelli di disagio psicologico superiori sia agli eterosessuali che agli omosessuali, una conclusione controintuitiva. L'ecumenismo sessuale dovrebbe, in teoria, risultare liberatorio, eppure i bisessuali sono colpiti da un doppio stigma sociale. Sono giudicati dagli eterosessuali e, sorprendentemente, anche dagli omosessuali, nonostante quest'ultimi comprend
ano bene le conseguenze della discriminazione. Questo rappresenta una prova ulteriore che la mente omosessuale non differisca da quella eterosessuale. Entrambi tendono a non accettare facilmente le ambiguità e la fluidità, rimanendo spesso intrappolati in una concezione binaria, che sta diventando sempre meno rilevante.
Nei paesi più liberali, cresce la presenza di bisessualiEsistono molte persone che non vogliono accettare l'esistenza dei bisessuali, ritenendo che si
ano omosessuali repressi o semplicemente individui disinibiti in cerca di rapporti sessuali indiscriminati. Naturalmente, questa visione è errata, ma è innegabile che non esista un database globale che catturi la realtà dei bisessuali in modo sufficientemente accurato. Tuttavia, alcuni dati scientifici sfid
ano le affermazioni di chi nega la loro esistenza. Nei
luoghi dove è pericoloso essere bisessuali o omosessuali, la loro presenza è rara. Al contrario, in contesti dove la soci
età e la legislazione rispett
ano maggiormente le libertà individuali e le scelte personali, si osserva un aumento del numero di bisessuali.
L'esempio statunitenseQualche anno fa, veniva pubblicato uno studio sui mutamenti nelle abitudini sessuali degli americani dal 1973, durante il periodo della rivoluzione sessuale e del movimento femminista, fino al 2014. Negli anni '70, nonostante l'ideologia del "peace and love", solo il 4,5% degli inter
vistati dichiarava di aver avuto almeno un incontro omosessuale. Oggi, questa cifra è quasi raddoppiata, raggiungendo l'8,2% per gli uomini e l'8,7% per le donne. È interessante notare che le proporzioni di omosessuali dichiarati rimangono abbastanza costanti nel tempo. Tuttavia, il raddoppio dei bisessuali può essere interpretato in vari modi, a seconda delle convinzioni personali di chi legge.
Il test di auto-valutazioneCosa avete pensato di fronte a queste
statistiche? Potreste aver ipotizzato che si tratta dell'effetto della tanto discussa Teoria del Gender, delle incessanti campagne LGBT+ (lesbiche,
gay, bisessuali, trans, ecc.) e della potente lobby che controlla i media con l'obiettivo di minare l'identità di genere, forse addirittura contaminandoci con scie chimiche che danneggi
ano i nostri
spermatozoi (il problema è sempre il maschio), rendendoli più femminili? Questo profilo rievoca una mentalità complottista. Siete così fermamente convinti della vulnerabilità del modello binario da percepire insidie e complotti ovunque: nella scuola, nelle chiese, in televisione e online. Il
sesso, il genere e l'orientamento divent
ano per voi una vera e propria ossessione identitaria.
Ci si augura che sia stata presa in considerazione un'altra spiegazione. Ovvero, che il raddoppio dei bisessuali sia semplicemente attribuibile alla maggiore apertura nel riconoscere la non omologazione, la diversità, la
curiosità e la vari
età. Non porreste mai quella domanda classica, vagamente ossessiva, che ogni bisessuale ha sentito almeno una volta dopo aver condiviso i propri gusti: «Sì, ma tu sei più omosessuale o più eterosessuale?». La bi
sessualità non è una
moda né il risultato di un complotto, ma semplicemente un'espressione di libertà.
La mitologia classica e la bisessualità- PAN. Nell'iconografia, Pan è spesso rappresentato circondato da uomini e donne, con un enorme fallo sempre eretto e testicoli giganteschi. Talvolta appare come una figura metà uomo e metà capra, e ha dato il nome all'orientamento sessuale meno limitato: il pansessualismo. Alfred Kinsey, il famoso sessuologo americano che pubblicò i noti "Rapporti" negli anni '40 e '50, si definiva anch'egli pansessuale.
- APOLLO. Il dio del sole intratteneva relazioni con le Ninfe, ma si innamorò anche di Giacinto, il quale morì tra le sue braccia durante una gara di disco, a causa dell'intervento di un altro bisessuale geloso, Zefiro, che deviò il disco colpendo il bel giovane. Ad Apollo non restò altro da fare che trasformare l'amato nell'omonimo fiore.
- GIOVE. Il padre degli dei assunse la forma di un'aquila (con buona pace di chi ha utilizzato e utilizza questo simbolo per rappresentare la virile potenza) per conquistare il mortale più affascinante, Ganimede. Nonostante fosse regolarmente sposato con Giunone, Giove manteneva sempre Ganimede vicino a sé e lo nominò coppiere ufficiale dell’Olimpo, responsabile del servizio di nettare e ambrosia, i veri simboli del piacere divino.
- Achille, l’eroe bisessuale. È noto a tutti che Achille, il semidio, rappresenti l’archetipo della bisessualità. L’ira del Pelìde causò devastazione prima tra gli Achei, a causa del rapimento dell’affascinante schiava Briseide, e poi portò alla sua personale sofferenza per la perdita dell’amato Patroclo.
Le dee e la loro rappresentazioneIn questo contesto, sembra mancare una considerazione delle dee. Potrebbe apparire che la bi
sessualità sia una questione esclusivamente maschile, o che le donne abbi
ano appena iniziato a riconoscere la propria bi
sessualità, come accade sempre più spesso al giorno d’oggi. È vero che Diana, la cacciatrice, era una vergine e potrebbe essere stata più attratta da donne piuttosto che da uomini, suggerendo una natura lesbica piuttosto che bisessuale. Anche per Minerva non ci sono racconti di
relazioni con uomini. Quando una donna, Mirmece, tentò di sfidarla, Minerva la trasformò in una formica, rendendola una figura perfettamente asessuale. D’altra parte, la dea dell’
amore, Venere, sembra incarnare l’ideale dell’etero
sessualità assoluta. Tuttavia, è fondamentale evitare conclusioni premature. Dionigi di Alicarnasso narra che l'invocazione iniziale nei libri delle poesie di Saffo fosse proprio "L’Inno ad Afrodite", la controparte greca di Venere.