L'interesse per la pratica del clistere non è solo di natura medica, ma ha anche un'importante componente ludica, probabilmente legata alla passione per il
sesso anale. Rivolgiamo quindi questa guida ai sostenitori del piacere anale, esplorando la
storia e le varie pratiche del clistere.
Antecedenti del clistereIl clistere è menzionato per la
prima volta in un antico documento egizio risalente a 3500 anni fa, dove si accenna alla sua presunta creazione da parte della cicogna nera chiamata Ibis. Questo grande uccello sacro dell'Egitto veniva spesso raffigurato mentre "si purificava", introducendo
acqua salata nel proprio orifizio anale con il lungo becco. Tuttavia, è importante notare che questa interpretazione potrebbe essere un malinteso causato dalla scrittura geroglifica egizia. Secondo gli Egizi, l'inventore del lavaggio intestinale igienico non fu l'ibis, ma il faraone Thot, associato al geroglifico dell'ibis nel suo nome. Si dice che esistesse anche un medico di alto rango, conosciuto come "il custode dell'
ano", specializzato in trattamenti rettali come gli enteroclismi e le irrigazioni intestinali, considerati fondamentali per la
salute generale.
Il clistere nell'antichitàLa pratica del lavaggio intestinale, conosciuta oggi come idro-colonterapia, era diffusa anche nelle antiche civiltà greca e romana. Testi storici raccont
ano di terapeuti che prescrivev
ano lavaggi intestinali come rimedio universale per diverse patologie. I Romani, ad esempio, considerav
ano il clistere una pratica igienica utile per trattare la stitichezza, purificare l'intestino e affrontare varie condizioni mediche, tra cui malattie polmonari, disturbi renali, alterazioni dell'umore e crampi mestruali. Celebrità come il medico Celso e l'imperatore Nerone er
ano noti sostenitori di questa pratica. Anche al di fuori del mondo greco-rom
ano, il clistere era diffuso in altre culture e civiltà.
La pratica del clistere antico coinvolgeva l'uso di una vescica animale preparata con cura e fissata con una cannula, solitamente una canna di sambuco. Il paziente doveva essere assistito da una seconda persona per il corretto funzionamento di questo strumento rudimentale. Tuttavia, nel 1600, il medico olandese Reginier DeGraaf sviluppò un dispositivo di sicurezza che consentiva al paziente di eseguire autonomamente il clistere. DeGraaf raccomandava l'uso di
acqua calda e sostanze aromatiche per ottenere il miglior risultato possibile.
Evoluzione e pratiche attuali del clistereNel corso della
storia, il clistere ha attraversato varie epoche e culture, assumendo diverse connotazioni sociali, politiche e religiose. Questa pratica, una volta diffusa in modo variegato, vedeva la commercializzazione affidata a esperti erboristi e speziali.
Il clistere, noto anche come enema, è utilizzato per una pulizia profonda del colon. È importante distinguere tra l'uso medico e quello erotico di questa tecnica, ricordando l'importanza di un approccio responsabile simile a quello richiesto per altre pratiche di
igiene intima. Infatti, l'organismo um
ano è progettato per mantenere un equilibrio naturale della flora batterica intestinale, pertanto è consigliabile utilizzare il clistere con moderazione.
Per eseguire un clistere sono necessari alcuni strumenti e materiali, tra cui un kit apposito facilmente reperibile online o presso farmacie, asciugamani, lubrificante anale,
acqua tiepida e sostanze aggiuntive come sale, olio d'oliva o glicerina, a seconda delle esigenze personali.
Il procedimento prevede il riempimento della sacca del clistere, la preparazione dell'ambiente e una corretta posizione del corpo. Durante l'inserimento della cannula e il rilascio del liquido, è consigliabile procedere con calma e fermarsi se si avvertono disagi. È normale sperimentare una sensazione di pienezza o lievi crampi, che possono essere gestiti con respirazione e pazienza. Una volta completata l'irrigazione, è importante rimanere rilassati e attendere il momento opportuno per l'evacuazione.
Varianti del clistere includono pratiche speciali come il clistere al caffè, noto per i suoi presunti benefici nel promuovere la disintossicazione. Tuttavia, è importante utilizzare questa tecnica con cautela e non prolungarne eccessivamente l'uso.
In conclusione, il clistere rappresenta una pratica antica che ha resistito alla prova del tempo, continuando ad affascinare e suscitare interesse. Tuttavia, è essenziale praticarlo in modo consapevole, rispettando le proprie esigenze e consultando un professionista sanitario se necessario.
Clisteri singolari- Clistere purificante: mescolare mezzo litro di acqua riscaldata con due cucchiai da tavola di sale, due cucchiai da tavola di olio di oliva o sesamo e due cucchiai da tavola di glicerina.
- Clistere aromaterapico di anice e finocchio: preparare un infuso con un litro e mezzo di acqua calda, tre pizzichi di semi di finocchio e anice, un pizzico di camomilla, un cucchiaino di miele e due cucchiai da tavola di olio di oliva.
- Clistere rinfrescante al basilico: sciogliere tre pizzichi di foglie di basilico e due pizzichi di anice in un litro e mezzo di acqua calda.
- Clistere stimolante al rafano: aggiungere un cucchiaino di rafano a un litro e mezzo di acqua calda.
- Clistere lassativo dulcolax: miscelare acqua tiepida con dulcolax in proporzione di due quarti.
- Clistere rivitalizzante di potenza: ispirato al folklore romano descritto nel Satyricon, preparato con vino rosso, cinque tuorli d'uovo, due cucchiai da tavola di olio di oliva e spremuta di funghi freschi.
- Clistere riequilibrante all'olio: consiste nell'introduzione di un'oncia di olio di oliva o olio vegetale nel colon per un'ora per favorire un'evacuazione potente. Successivamente, sono necessari almeno due clisteri con acqua e sapone per rimuovere l'olio residuo.