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Gravidanza surrogata: cosa sapere e dove è legale
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Gravidanza surrogata: cosa sapere e dove è legale
Si stima che ogni anno circa 200 coppie italiane ricorrano alla gravidanza surrogata, con una prevalenza del 90% di coppie eterosessuali.

Ma cos’è esattamente la gravidanza surrogata, dove è consentita e dove è vietata?
La gravidanza surrogata, spesso impropriamente definita “utero in affitto”, è una pratica in cui una donna (la madre surrogata) porta a termine una gravidanza per conto di un'altra persona o coppia. Contrariamente alla percezione comune, i dati internazionali mostrano che circa l'80% delle richieste proviene da coppie eterosessuali, smentendo l'idea che sia maggiormente utilizzata da coppie dello stesso sesso.

Numerose celebrità eterosessuali hanno fatto ricorso a questa procedura. Tra i nomi noti troviamo Nicole Kidman e Keith Urban, Sarah Jessica Parker e Matthew Broderick, Robert De Niro, George Lucas, Paris Hilton, Dennis Quaid e Cristiano Ronaldo.

Maternità surrogata: le sfide etiche e psicologiche
La gravidanza surrogata solleva molte questioni etiche, psicologiche, sociali e legali. Per alcune donne con ovaie funzionanti ma prive di un utero adeguato, o per coloro che non possono affrontare una gravidanza per motivi medici, è l’unico modo per avere un figlio biologicamente proprio, concepito con il proprio partner.

Inoltre, per coppie in cui la donna ha disabilità che impediscono sia la gravidanza che l’adozione, la maternità surrogata rappresenta l’unica possibilità di diventare genitori.

Tipologie di gravidanza surrogata
Esistono due principali forme di gravidanza surrogata: la surrogazione tradizionale e quella gestazionale.

Surrogazione tradizionale: In questo caso, la madre surrogata viene inseminata con il seme del padre della coppia richiedente. L’ovulo utilizzato è quello della madre surrogata stessa, il che la rende non solo la madre gestazionale, ma anche la madre genetica del bambino. Questa forma di surrogazione è considerata più complessa a livello legale ed emotivo ed è vietata in molti Paesi.

Surrogazione gestazionale: Questa procedura prevede che un medico impianti un embrione nell'utero della madre surrogata, creato con il seme del padre ricevente (o di un donatore, in caso di infertilità) e con gli ovociti della madre ricevente (o di una donatrice, se necessario). In questo scenario, la madre surrogata porta avanti la gravidanza senza alcun legame genetico con il bambino, fungendo solo da madre gestazionale. Questa forma è più diffusa poiché riduce i potenziali conflitti legali ed emotivi legati alla surrogazione tradizionale.

Gravidanza surrogata: dove è legale e dove è vietata
In Italia, la gravidanza surrogata è espressamente vietata dalla legge 40/2004, che prevede pene detentive da tre mesi a due anni e sanzioni economiche che variano tra 600.000 e 1 milione di euro. Nonostante il divieto, si stima che ogni anno numerose coppie italiane, perlopiù eterosessuali, si rechino all’estero per usufruire di questa pratica. La surrogazione è vietata anche in diversi Paesi europei, tra cui Francia, Spagna, Germania, Svezia, Norvegia, Danimarca e Finlandia.

Tuttavia, ci sono Paesi dove la surrogazione è legale, spesso con normative specifiche per tutelare tutte le parti coinvolte. Paesi come Stati Uniti (in alcuni stati), Canada, Grecia e Ucraina offrono la possibilità di accedere alla surrogazione gestazionale, ma le condizioni legali e i costi variano significativamente da un luogo all’altro.

Gravidanza surrogata all’estero: regole e rischi da considerare
Anche nei Paesi in cui la maternità surrogata è legale, esistono numerose normative da rispettare. Le coppie italiane che scelgono di ricorrere alla surrogazione all'estero, per bypassare il divieto imposto dalla legge italiana, devono prestare particolare attenzione nel selezionare Paesi dove vige il principio dello ius soli. Questo significa che il bambino, nato in tali territori, ottiene automaticamente la cittadinanza del Paese di nascita, come accade negli Stati Uniti e in Canada. In questi casi, non si incontrano problemi nella registrazione dei certificati di nascita.

Al contrario, scegliere nazioni dove la cittadinanza non è garantita alla nascita comporta rischi significativi. In questi casi, i bambini nascono senza nazionalità e i genitori devono richiedere la cittadinanza italiana attraverso l'ambasciata. Tuttavia, se l'ambasciata sospetta che il bambino sia nato tramite gravidanza surrogata, potrebbe aprire un'indagine penale. La denuncia può portare a un processo per "alterazione di stato civile", un reato che può essere punito con pene detentive da 3 a 10 anni. Dal 2004 ad oggi, tuttavia, in Italia sono stati aperti solo circa 30 procedimenti.

Gli Stati Uniti: il pioniere della maternità surrogata
Gli Stati Uniti sono stati i primi a legalizzare la gestazione per altri, ma le leggi variano da uno stato all'altro. Sebbene sia generalmente consentita a tutti, in alcuni stati è proibito compensare economicamente la madre surrogata, mentre in altri è permesso. Esistono diverse agenzie specializzate che guidano le coppie attraverso tutto il processo.

Canada e Regno Unito: surrogazione altruistica
In Canada, come negli Stati Uniti, ci sono agenzie che facilitano la maternità surrogata, ma il compenso finanziario alla madre surrogata è vietato. Questo tipo di maternità surrogata viene definita "altruistica". Anche nel Regno Unito, dove la surrogazione è proibita ai single, non è consentito il pagamento della madre surrogata. Dopo la nascita, il bambino viene adottato dalla coppia che ha commissionato la gravidanza.

Grecia: surrogazione con restrizioni
In Grecia, la gravidanza surrogata è legale solo per le coppie eterosessuali e viene consentita esclusivamente se la donna non è in grado di portare a termine una gravidanza. Questo include casi in cui la donna non ha l'utero o le ovaie, o in cui una gravidanza rappresenterebbe un grave rischio per la sua salute. Sia la madre surrogata che la coppia richiedente devono essere residenti in Grecia, e alla gestante viene riconosciuto solo un rimborso spese.

Russia: accesso esteso a tutti
Nonostante le critiche di diverse organizzazioni internazionali sulle politiche russe in materia di diritti civili, in Russia la maternità surrogata è accessibile a tutti, senza restrizioni per coppie etero o omosessuali. È possibile acquistare ovuli e gameti, offrendo ampie possibilità a chi desidera avere un figlio tramite questa pratica.

Paesi senza una normativa specifica
In alcune nazioni come Paesi Bassi, Romania, Repubblica Ceca e Armenia, la surrogazione non è regolamentata da una legge specifica, ma viene comunque tollerata. In India, Cambogia e Messico, le donne possono affittare il proprio utero, ma non donarlo, il che significa che i genitori committenti devono pagare per il servizio. In Brasile, Sudafrica, Australia e Nuova Zelanda, la gravidanza surrogata è consentita solo se la madre surrogata non riceve alcuna compensazione economica.

India: un'industria in crescita
In India, la gravidanza surrogata è un'industria in piena espansione, con un giro d'affari che sfiora il mezzo miliardo di dollari all'anno e oltre 3.000 cliniche specializzate. Le donne indiane che portano avanti una gravidanza per una coppia straniera – che rappresentano circa il 20% delle gestanti – ricevono un compenso sette volte superiore rispetto a quelle che gestano per coppie indiane. Tuttavia, anche in India le normative stanno diventando più rigide, e la Thailandia ha limitato l'accesso alla surrogazione solo alle coppie in cui almeno uno dei partner è di nazionalità thailandese.

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