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La Sifilide: risveglio di una vecchia minaccia
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La Sifilide: risveglio di una vecchia minaccia
La sifilide, conosciuta anche come MST (Malattia Sessualmente Trasmissibile), si diffonde principalmente attraverso i rapporti sessuali.

Questa malattia ha una lunga storia, risalente ai secoli passati, raggiungendo il suo picco in Europa tra il XVII e la metà del XIX secolo. È stata importata in Europa dai coloni europei che tornavano dall'America nel primo Cinquecento. L'avvento degli antibiotici ha ridotto notevolmente l'incidenza della sifilide, ma di recente si è osservato un aumento dei casi, soprattutto nei Paesi meno sviluppati. Nonostante sia facilmente prevenibile, si stima che ogni anno ci siano circa 12 milioni di nuove infezioni.

In Europa, i casi di sifilide sono aumentati del 70% nell'ultimo decennio, rendendola una delle MST in crescita.

Sebbene sia curabile, se non trattata adeguatamente, la sifilide può essere letale. Attualmente, è la seconda malattia sessualmente trasmissibile con il tasso di mortalità più alto dopo l'AIDS.

Riconoscere la Sifilide
I sintomi della sifilide possono manifestarsi diversi mesi dopo l'infezione. Il primo segno è il sifiloma, una piccola lesione vicino al punto di infezione, di solito intorno ai genitali, che può essere scambiata per altre malattie sessualmente trasmissibili. Successivamente, i batteri responsabili della malattia possono causare ulcere e infiammazioni delle mucose.

Il sifiloma appare per 3-6 settimane e guarisce spontaneamente, ma senza cure adeguate la malattia progredisce al secondo stadio. In questa fase, il Treponema pallidum, batterio responsabile della sifilide, si diffonde in tutto il corpo, causando lesioni cutanee, febbre, dolori muscolari e ossei, e altri sintomi gravi come meningite.

La sifilide si trasmette tramite il contatto con ulcere e ferite, quindi l'uso del preservativo è un efficace mezzo di prevenzione.

La sifilide può trasmettersi sessualmente o attraverso la placenta dalla madre al feto durante la gravidanza. Non si diffonde tramite oggetti.

L'infezione si trasmette principalmente attraverso:
Una percentuale significativa di casi di sifilide (primaria e secondaria) deriva da rapporti sessuali orali non protetti. Uno studio ha rivelato che circa il 13,7% dei casi di sifilide potrebbe essere attribuito a contatti orali non protetti, con un tasso più elevato tra gli uomini omosessuali, arrivando al 20,3%.

Diagnosi
La diagnosi può avvenire tramite test sierologici su un campione di sangue per individuare gli anticorpi, anche nella fase iniziale della malattia quando non ci sono sintomi evidenti. È fondamentale che coloro che sviluppano lesioni cutanee sospette si sottopongano al test.

Trattamento
La terapia principale prevede l'assunzione di antibiotici, principalmente penicillina, che può essere utilizzata anche in gravidanza. I partner dei pazienti infetti devono essere trattati se risultano positivi al test. In alternativa, si può utilizzare il ceftriaxone per chi è allergico alla penicillina.

Prevenzione
Come per le altre MST, l'uso del preservativo è essenziale per prevenire l'infezione durante i rapporti sessuali. È importante notare che le ferite cutanee possono trasmettere l'infezione durante il sesso orale o attraverso qualsiasi contatto cutaneo con le aree infette.

Gravidanza
Nonostante la bassa incidenza, viene eseguito lo screening per la sifilide su tutte le donne in gravidanza per prevenire l'infezione congenita. L'infezione può essere trasmessa al feto dalla madre, causando complicazioni gravi.

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