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Come si sviluppa la dipendenza dal sesso online?
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Come si sviluppa la dipendenza dal sesso online?
La ricerca di stimoli sessuali su Internet può dar vita a dipendenze intense, anche patologiche.

L’attrazione sessuale si intensifica e si arricchisce di nuovi stimoli grazie all’ampia gamma di contenuti disponibili in rete. Chat, forum, social media, applicazioni e persino videogiochi: in un mondo costantemente connesso, la pornografia è accessibile a chiunque e soddisfa ogni desiderio, grazie a una rete che offre servizi illimitati in (apparentemente) totale riservatezza e anonimato. Tuttavia, la passione per il sesso online, che comprende tutte le attività sessuali fruibili su Internet, può evolversi da un innocuo svago a una vera e propria ossessione, riducendo in schiavitù le persone più vulnerabili. Nei casi più estremi, può annullare la vita sociale, compromettere il benessere psicofisico e distruggere famiglie.

Nel contesto delle dipendenze comportamentali, in cui non si fanno uso di sostanze come tabacco, alcol o droghe, la pericolosità del web è già da tempo al centro dell’attenzione. Questo è dovuto alla sua forte attrattività e alla quasi totale assenza di limitazioni.

Sesso online: un fenomeno complesso
Il 15% degli utenti di Internet frequenta chat room o siti pornografici. Inoltre, il 9% di chi utilizza il web per attività sessuali trascorre oltre 11 ore a settimana alla ricerca di contenuti erotici. Gli esperti parlano di una nuova forma di dipendenza, diversa da quelle legate alle sostanze, ma altrettanto distruttiva. Essa ha il potere di rovinare vite e matrimoni.

Il mondo scientifico non ha ancora raggiunto un consenso universale su questa problematica. Attualmente, il disturbo non è ufficialmente riconosciuto e la prevalenza di casi con chiari tratti patologici è molto bassa. Mancano dati ufficiali sull’incidenza, in parte perché la vergogna e il senso di colpa spesso ostacolano la visibilità del problema, rendendo difficile una diagnosi. Tuttavia, nella maggior parte dei casi si tratta di comportamenti temporanei, legati a particolari fasi della vita. Quando diventano prolungati ed eccessivi, possono influenzare negativamente la qualità della vita e necessitano di monitoraggio, ma non necessariamente indicano una dipendenza.

Quando si parla di vera dipendenza dal sesso online?
Per definire la cybersex addiction come una condizione patologica che richiede intervento psicologico e/o medico, è necessario che uno specialista identifichi determinate caratteristiche. I due aspetti distintivi sono: esclusività e disagio. Il comportamento della persona è esclusivo, nel senso che la sua espressione sessuale avviene solo attraverso canali virtuali, stimolata dalla visione di specifici contenuti sullo schermo o dalla partecipazione ad attività online. Al di fuori di questi ambiti, l’eros risulta difficile o addirittura assente.

La sofferenza e la dipendenza dal sesso online
Il segno della sofferenza si manifesta quando viene meno il principio del piacere, che solitamente orienta ogni comportamento sessuale. L'essere umano è l'unico animale che si unisce anche per puro piacere, oltre che per procreare; al contrario, chi è affetto da dipendenza sessuale cerca il sesso come un mezzo per alleviare il proprio malessere. Il dipendente dal sesso si rivolge all'attività erotica per sopprimere emozioni negative. Tuttavia, l'attività sessuale non offre soddisfazione, ma provoca ulteriori sofferenze e disagi, sia a se stesso che, col passare del tempo, anche a chi gli è vicino.

Riconoscere i segnali della dipendenza
Quali sono i segnali che indicano che una persona è intrappolata in questa spirale? Innanzitutto, si nota una crescente e significativa diminuzione dell'interesse verso qualsiasi altra attività o impegno. Vi è anche una perdita di interesse per le relazioni, comprese quelle con amici e familiari. Inoltre, c'è la necessità di accedere a Internet in modo sempre più compulsivo, accompagnata da sintomi come ansia, depressione e pensieri ossessivi in assenza di connessione. Un altro segnale preoccupante è il tempo dedicato a tali attività. Si può iniziare a sospettare una condizione disfunzionale dopo sei mesi di comportamenti cronici o diffusi. Ma, questo è solo un termine convenzionale, poiché non abbiamo parametri chiari sulla frequenza minima d'uso giornaliera, settimanale o mensile per classificare la patologia.

L'origine della dipendenza
Ogni esperienza piacevole crea una connessione tra due aree del cervello: il centro della ricompensa e la zona responsabile della memorizzazione e dell'apprendimento. Ogni volta che l'esperienza gratificante si ripresenta, il cervello è motivato a cercarla e ripeterla. Questo meccanismo è alla base del piacere sessuale. La dipendenza si sviluppa quando questo processo si distorce. L'ossessione sessuale prende il controllo dell'individuo, spingendolo a incollarsi a computer e smartphone nella ricerca incessante di siti e applicazioni. Questo può persino portare a modificare programmi personali o lavorativi per rifugiarsi il prima possibile in un mondo di piacere virtuale.

In questa situazione, il comportamento diventa irrazionale, guidato da impulsi incontrollabili piuttosto che dalla ragione. Le parti più primitive del cervello prendono il sopravvento, orientando le azioni in modo impulsivo. A quel punto, la persona non pianifica più il proprio comportamento, ma si trova a subirlo.

Sesso online: stimoli sempre nuovi sulla rete
La pornografia ha sempre fatto parte della società, ma oggi è onnipresente. Grazie a Internet, soddisfa un desiderio fondamentale nel contesto sessuale: quello della novità. Il web rappresenta una fonte inesauribile di stimoli erotici, con strumenti come la condivisione di file e video, i siti a pagamento e il Neoporn, che comprende contenuti amatoriali creati da persone comuni attraverso webcam e smartphone. L'emergere dei flashgames per adulti, giochi elettronici espliciti, costituisce un'ulteriore evoluzione, introducendo elementi di premio e competizione.

La continua novità come motivo della dipendenza dalla pornografia online
L'elemento di incessante novità potrebbe rappresentare una delle cause principali dell'attaccamento patologico alla pornografia su Internet.

Chi sono i dipendenti dal sesso virtuale?
I soggetti che manifestano dipendenza da sesso online sono prevalentemente uomini, e non è un caso. Gli uomini, a differenza delle donne, necessitano di immagini per provare eccitazione. Le ragioni di questa differenza sono sia biologiche che socioculturali. Inoltre, il disturbo sembra colpire diverse fasce di età, dagli adolescenti agli adulti con difficoltà nelle relazioni interpersonali. Questi individui tendono a essere caratterialmente fragili, incapaci di gestire la propria esistenza e spesso afflitti da sentimenti di solitudine. La vita isolata, priva di interazioni umane e senza opportunità emotive e relazionali, apre la strada a molteplici forme di dipendenza, come il fumo, l'alcol, il gioco d'azzardo patologico, lo shopping compulsivo e l'uso eccessivo di Internet.

Le trappole del web
La rete offre numerose insidie, dalla dipendenza da relazioni virtuali alla compulsione online, che include comportamenti come il gioco d'azzardo e lo shopping, fino alla dipendenza dai videogiochi. Queste condizioni spesso coesistono in personalità fragili e prive di autocontrollo. Ciò che accomuna queste dipendenze è l'attrazione per un mondo illusorio in cui non esistono regole né divieti. Inoltre, è il fascino sensoriale dei dispositivi tecnologici, dal computer allo smartphone, a catturare l'attenzione, con suoni e immagini che distolgono dalla realtà e, in alcuni casi, portano a una dissociazione totale dal contesto quotidiano.

Relazione tra dipendenza e difficoltà relazionali
Ricerche hanno dimostrato che la cybersex addiction è spesso associata a difficoltà nel costruire relazioni reali. Un background familiare ed educativo troppo rigido, che associa il sesso a un tabù e non affronta in modo aperto e coerente il tema della sessualità, insieme a un contesto sociale e culturale che stigmatizza l'uso della pornografia, giocano un ruolo cruciale. La trasgressione stimola il desiderio. La pornografia è una rappresentazione artificiale e chi la confonde con una sessualità normale non è stato educato a discernere tra realtà e finzione. Anche un'educazione eccessivamente permissiva, focalizzata sul soddisfacimento immediato dei bisogni dei figli, può rivelarsi dannosa, portando a una precoce maturità sessuale e rendendo i giovani incapaci di tollerare la frustrazione di un desiderio insoddisfatto.

Le conseguenze fisiche della dipendenza da sesso online
Nella cybersex addiction, le immagini e i video a contenuto erotico non sono più semplicemente un modo per ravvivare il rapporto con il partner, ma diventano l'unico strumento per esprimere le proprie emozioni. Questo porta a ripercussioni significative nella vita lavorativa, sociale, affettiva e nelle relazioni di coppia. Si paga un prezzo elevato a livello cognitivo, e possono insorgere anche disfunzioni sessuali. La masturbazione, non è di per sé dannosa. Anzi, se praticata correttamente, può giovare alla vascolarizzazione del pene; tuttavia, se praticata in eccesso, può avere effetti negativi sull'erezione. Lo stesso vale per le donne.

Inoltre, ci sono situazioni potenzialmente pericolose. Si possono compiere scelte estreme, come la prostituzione, anche in modo inconsapevole. È possibile che le proprie performance vengano registrate e condivise online, esponendo l'individuo a sfruttamento e ricatti.

La ricerca di sostanze per migliorare le prestazioni sessuali
Non è raro il tentativo di trovare sostanze in grado di potenziare le performance sessuali, dall'alcol a sostanze stupefacenti, rischiando di cadere in un vortice sempre più profondo di comportamenti compulsivi e dipendenze incrociate.

Come liberarsi dalla dipendenza dal sesso online
Quando si è intrappolati in dinamiche comportamentali nocive, si vivono emozioni contrastanti che rendono la vita insostenibile. Da un lato, si è riluttanti a rinunciare al proprio oggetto di soddisfazione, dall'altro si desidera interrompere il tormentoso stato di assoggettamento che ne deriva. Spesso, il primo segnale di aiuto viene nuovamente lanciato verso la rete. Questo meccanismo di «spostamento» della dipendenza rimane confinato nel mondo virtuale, con la ricerca di gruppi di supporto o di persone con cui condividere la stessa angoscia, senza però risolvere il problema.

È simile a quando si sostituisce una sostanza con un'altra: si modificano gli effetti, ma la dipendenza persiste, così come l’incapacità di prendere decisioni autonomamente. La questione è complessa e richiede l'intervento di diversi professionisti. Inizialmente, è fondamentale consultare uno psicoterapeuta per avviare un percorso di consapevolezza sui fattori che hanno condotto alla dipendenza e per potenziare le proprie capacità di recupero.

Quando la psicoterapia non risulta sufficiente e il disagio non diminuisce, lo psichiatra può prescrivere antidepressivi. Se l’ipersessualità è correlata a psicosi, possono essere indicati antipsicotici. Entrambi i tipi di farmaci possono ridurre efficacemente gli impulsi sessuali senza significativi effetti collaterali. In situazioni estreme, è stato anche testato l’uso di farmaci antiandrogeni, sotto la supervisione di un andrologo. Il coordinamento degli interventi è affidato a un sessuologo medico. Non esistono indicazioni terapeutiche univoche; se si riscontra una diagnosi di depressione o psicosi, il percorso può avvenire attraverso il Sistema Sanitario Nazionale. In alternativa, è consigliabile contattare i professionisti menzionati o recarsi in centri specializzati in medicina della sessualità. I tempi di recupero dipendono dalla motivazione del paziente, ma generalmente sono necessari almeno sei mesi di terapia.

Attenzione ai giovani
Molti adolescenti iniziano per curiosità, ma la loro immaturità li rende facili prede della dipendenza da sesso online. I ragazzi spesso si rifugiano nella pornografia virtuale per «non trovarsi impreparati», ma finiscono per perdere il controllo e abusarne. Le ragazze, a loro volta, possono postare foto provocatorie o partecipare a chat anonime, esponendosi a rischi significativi e diventando bersagli di malintenzionati. Secondo una ricerca un adolescente su cinque ha una relazione problematica con Internet. È urgente adottare iniziative che promuovano il senso critico e la responsabilità sia tra i genitori che tra i giovani.

Lo smartphone dovrebbe essere consegnato ai ragazzi solo dopo i 13 anni. Tuttavia, le statistiche mostrano che già a partire dalla prima media il 55% dei ragazzi possiede un dispositivo, il 71% in seconda media e l'80% in terza. Ciò significa violare una regola dei social network, che richiede di avere più di 13 anni per registrarsi. È fondamentale prestare attenzione.

L'importanza di una comunicazione aperta con i figli
È fondamentale evitare un controllo eccessivo e, invece, condividere con i ragazzi ciò che accade nella loro vita digitale, senza minimizzare i problemi che possono emergere. Ad esempio, se i figli parlano di questioni legate al loro corpo, rispondere con un “cosa stai dicendo?” può spingerli a cercare conferme altrove, magari in chat poco sicure.

Indicatori di una possibile dipendenza
Quali segnali possono indicare una dipendenza? Un campanello d’allarme è il tempo trascorso in isolamento nella propria stanza con smartphone, tablet o computer. Altri segnali includono cambiamenti nelle amicizie, nel rendimento scolastico e nella partecipazione a attività consuete come sport e hobby. L'affettività può apparire «appiattita», considerata poco rilevante; la presenza in famiglia diminuisce, e in caso di disconnessione forzata dalla rete, possono manifestarsi reazioni di rabbia e aggressività. Per questo motivo, è sconsigliabile interrompere bruscamente l'accesso al web. È invece cruciale avviare un dialogo sui tempi e le attività consentite online.

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