Secondo uno studio il 24,8% delle donne italiane in
età fertile ricorre a metodi di contraccezione poco sicuri per evitare gravidanze indesiderate. Il 17,5% utilizza il coito interrotto, il 4,2% si affida ai metodi naturali e il 3,1% non segue alcun metodo specifico. Solo il 16,2% opta per la contraccezione ormonale, uno dei dati più bassi in Europa.
Troppe giovani donne temono che la contraccezione ormonale comporti effetti indesiderati come aumento di peso, cellulite,
calo della libido, emicrania e sbalzi d'umore. In realtà, le nuove formulazioni a basso dosaggio ormonale offrono numerosi vantaggi, inclusi miglioramenti nella qualità della vita (riduzione dei dolori mestruali, del flusso abbondante, acne e peluria eccessiva) e nella prevenzione di alcuni tipi di tumore.
L’anello vaginale: più pratico della pillola perché va ricordato una volta al meseAdottare un metodo contraccettivo sicuro è fondamentale per preservare la
fertilità futura e vivere la propria
sessualità con tranquillità. Ma quali sono i
contraccettivi più affidabili oggi? La contraccezione ormonale è tra i metodi più sicuri se utilizzata correttamente, senza dimenticanze. Uno degli svantaggi della pillola è che va presa quotidianamente, aumentando il rischio di dimenticanze. L’anello
vaginale, invece, è una soluzione pratica, perché va inserito solo una volta al mese. Questo dispositivo, che si inserisce autonomamente nella
vagina, resta in posizione per 21 giorni e rilascia la dose più bassa di ormoni sintetici oggi disponibile, garantendo un'efficace protezione contraccettiva.
Per chi è indicato l’anello vaginale?L’anello
vaginale è particolarmente adatto a chi conduce una vita frenetica o ha una predisposizione all'ansia, rischiando di dimenticare di prendere la pillola. L’anello elimina il rischio di dimenticanze e la via
vaginale è innovativa. Aiuta le donne a connettersi con il proprio corpo, promuovendo una
sessualità più consapevole, un aspetto cruciale nella soci
età odierna. Inoltre, poiché il rilascio degli ormoni avviene per via
vaginale, è possibile utilizzare dosi inferiori di estrogeni e progestinici. Non coinvolgendo l’apparato gastrointestinale, episodi di vomito o diarrea non compromettono l'efficacia del metodo, a differenza di quanto accade con la pillola.
Come funziona l’anello vaginale?Questo contraccettivo rilascia quotidianamente una piccola quantità di ormoni, bloccando l'ovulazione in modo simile alla pillola anticoncezionale, ma con il vantaggio di non dover essere ricordato ogni giorno.
L’anello vaginale: come funziona, modalità di applicazione e controindicazioniInoltre, fornisce livelli ormonali bassi e stabili, poiché gli ormoni vengono assorbiti tramite la mucosa
vaginale anziché attraverso il sistema gastrointestinale.
Come si utilizza l’anello vaginale?L’anello contraccettivo è un dispositivo flessibile realizzato in materiale plastico morbido e ipoallergenico, che la donna può facilmente inserire da sola all'interno della
vagina. Questo anello deve rimanere in posizione per 21 giorni, al termine dei quali viene rimosso per una settimana, prima di inserire un nuovo dispositivo. Durante il periodo di pausa tra due anelli, si verifica il sanguinamento mestruale. Quando inserito correttamente nella parte superiore della
vagina, che è insensibile, l’anello non è avvertito e non crea disagio. Durante i rapporti sessuali, il partner raramente percepirà la sua presenza.
Ci sono controindicazioni?Non ci sono controindicazioni specifiche per l’uso dell’anello
vaginale, a meno che non ci sia una scarsa familiarità con il proprio corpo. Tuttavia, possono verificarsi alcuni eventi:
- nei primi mesi di utilizzo, è possibile che l’anello possa uscire spontaneamente dalla vagina, sebbene ciò sia un evento molto raro se inserito correttamente. In caso di uscita, è sufficiente lavarlo con acqua tiepida e reinserirlo delicatamente;
- l’anello può provocare perdite vaginali che potrebbero essere scambiate per infezioni batteriche o da Candida;
- come per tutti i contraccettivi ormonali combinati, l’anello non è raccomandato per donne fumatrici di età superiore ai 35 anni, o per coloro che presentano problematiche di pressione alta, predisposizione alla trombosi o malattie epatiche.