Negli ultimi dieci anni, il numero di donne in Italia che divent
ano mamme per la
prima volta dopo i 40 anni è raddoppiato, e nella maggior parte dei casi l'esito è positivo.
Circa la m
età delle donne italiane inizia la prima
gravidanza oltre i 30 anni, e ben il 9% partorisce il primo figlio dopo i 40 anni, una percentuale che è raddoppiata nell’ultimo decennio. Questo fenomeno è dovuto a una combinazione di fattori medici, sociali e culturali.
Gravidanza oltre i 40 anni: probabilitàSebbene l’aspettativa di vita sia notevolmente aumentata, la biologia della riproduzione umana è rimasta pressoché invariata. Il declino della quantità e soprattutto della qualità degli ovociti rappresenta un limite significativo al concepimento spontaneo. Questa riduzione inizia dopo i 30 anni, diventa più evidente dopo i 35 e si accentua ulteriormente oltre i 40 anni. Anche se il ciclo mestruale può sembrare regolare, il numero di ovulazioni si riduce, mentre aumenta la probabilità di
anomalie negli ovociti, che, se fecondati, rischi
ano di dare origine ad aborti spontanei.
RischiNonostante la possibilità di concepire dopo i 40 anni sia concreta e gli esiti si
ano spesso positivi, esistono alcuni rischi aggiuntivi.
- Aborto spontaneo: una ricerca mostra che il tasso di aborto spontaneo aumenta dal 9-17% nelle donne tra i 20 e i 30 anni fino al 40% nelle donne di 40 anni e può arrivare all'80% oltre i 45 anni.
- Complicanze ostetriche: l'aumento del rischio di complicanze durante la gravidanza dipende spesso dalla salute della donna al momento del concepimento. Tra le patologie più frequenti ci sono diabete gestazionale, ipertensione, preeclampsia e epatosi gravidica.
- Salute del neonato: l'età avanzata della madre è correlata a un maggior rischio di basso peso alla nascita, parto prematuro, distacco della placenta e, in casi più rari, morte in utero. Inoltre, con l’aumentare dell'età materna cresce il rischio di anomalie cromosomiche nel feto.
Gravidanza oltre i 40 anni: esami e controlliDi norma, non è necessario pianificare un numero maggiore di controlli solo perché la madre ha superato i 40 anni. Tuttavia, è consigliabile adottare un approccio individualizzato, che tenga conto della
storia familiare e personale della donna e delle sue condizioni di
salute. Alcune complicanze ostetriche possono avere una base
genetica, e le donne con una
storia clinica particolare o una predisposizione familiare potrebbero beneficiare di monitoraggi più frequenti. Controlli regolari e tempestivi sono fondamentali per ottenere il miglior esito possibile della
gravidanza.
Test di screening prenataleTutte le donne in
gravidanza, indipendentemente dall'
età, possono effettuare un test di screening non invasivo tra l'11ª e la 13ª settimana di gestazione. Il test include la misurazione della traslucenza nucale e il bitest ematico, utili per valutare eventuali
anomalie cromosomiche nel feto.
Amniocentesi e villocentesi: esami per donne ad alto rischioL'amniocentesi, che consiste nel prelievo transaddominale di liquido amniotico tra la 16ª e la 18ª settimana di
gravidanza, e la villocentesi, ovvero il prelievo di tessuto placentare eseguito tra la 10ª e l'11ª settimana, vengono offerte esclusivamente alle donne con un elevato rischio di
anomalie fetali. Negli ultimi anni, si è diffuso un ulteriore test di screening estremamente efficace nel rilevare la trisomia 21 (sindrome di Down). Questo esame si basa sull'analisi delle cellule fetali estratte dal sangue materno, garantendo un metodo meno invasivo rispetto alle tecniche tradizionali.
Gravidanza oltre i 40 anni: il partoNon esistono controindicazioni specifiche per il parto
vaginale naturale nelle donne sopra i 40 anni. Tuttavia, le
statistiche mostr
ano un aumento della frequenza dei tagli cesarei in questa fascia d’
età. Questa scelta è spesso dovuta non tanto a una ridotta elasticità del perineo, quanto alla maggiore presenza di patologie che possono rendere il parto naturale rischioso. Inoltre, molte donne opt
ano per il cesareo a causa della paura del dolore e dell'incertezza legata al parto spontaneo. Fornire supporto psicologico può essere utile per incoraggiare il parto naturale, alleviando le ansie e migliorando la motivazione.
Il post partumPer quanto riguarda l’allattamento, l'avanzare dell'
età può influire sulla quantità di tessuto ghiandolare, e ciò può comportare maggiori difficoltà per le donne che allatt
ano per la
prima volta oltre i 40 anni. Seguire una dieta bilanciata e con un adeguato apporto calorico è fondamentale per garantire una
gravidanza sana e fisiologica. Sorprendentemente, il recupero della forma fisica post partum può risultare più rapido nelle donne quarantenni rispetto a quelle più giovani.