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Viagra rosa: qual è la situazione attuale?
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Viagra rosa: qual è la situazione attuale?
Dopo il trionfo globale dei farmaci per la disfunzione erettile, sono iniziati studi mirati a sviluppare soluzioni per incrementare il desiderio femminile.

Quando si discute di medicinali per migliorare l'intimità, è fondamentale sottolineare che il counseling (responsabilità di ogni professionista sanitario che si occupa di condizioni influenzate da fattori psicologici e comportamentali; praticamente tutte) è stata e continua a essere la terapia primaria. Fare counseling significa informare il paziente e la coppia riguardo a:


Il primo aspetto è cruciale per dissipare miti errati e l'ossessione per le performance a tutti i costi, spesso alimentata da modelli eccessivi, se non addirittura deliranti, della pornografia, caratterizzati da erezioni perfette, eiaculazioni a comando e donne sempre pronte per un amplesso in ogni posizione.

Il secondo punto illustra quanto possiamo compromettere le nostre prestazioni sessuali attraverso uno stile di vita inadeguato: fumo, alcol, consumo eccessivo di cibo spazzatura e inattività fisica rappresentano i punti cardine che colpiscono uomini e donne nella loro funzionalità sessuale. Modificare il proprio stile di vita può portare a una significativa guarigione da molte disfunzioni.

Il terzo punto del counseling è forse il più subdolo e spesso causa di numerosi fallimenti terapeutici. Le responsabilità possono ricadere sui pazienti, che scelgono il fai-da-te, acquistando pillole di dubbia provenienza online, o sugli stessi medici. Molti professionisti non sono adeguatamente formati in sessuologia e medicina della sessualità (purtroppo, la maggior parte), e hanno un background esclusivamente chirurgico, con una visione meccanica della sessualità. Ciò porta frequentemente a prescrizioni errate, non adatte alle condizioni cliniche, o a scelte terapeutiche che non vengono "personalizzate" in base alle esigenze del paziente e della coppia.

Pillole per il desiderio femminile
Le innovazioni più significative si trovano proprio in questo campo. La sessuologia medica ha storicamente studiato il maschio, molto più semplice da comprendere (poiché meno complesso) e culturalmente più propenso ad accettare soluzioni farmacologiche apparentemente meccaniche per le proprie disfunzioni sessuali. Tuttavia, ci è voluto del tempo prima di vedere novità in farmacia per il benessere sessuale delle donne.

La flibanserina
La flibanserina è stata definita dai media come "il nuovo Viagra rosa". Tuttavia, non ha alcuna relazione con il sildenafil (il principio attivo efficace per gli uomini), anche se effettivamente è… rosa. I primi studi su questo farmaco dedicato al desiderio sessuale femminile sono stati condotti negli Stati Uniti, e la pillola sembrava promettente per trattare il disturbo più comune nella sfera sessuale femminile: la diminuzione del desiderio.

I limiti
Tuttavia, quando i protocolli sperimentali furono ripetuti in Europa, i risultati si rivelarono simili a quelli ottenuti con un placebo. Pertanto, la Food and Drug Administration (FDA) statunitense rifiutò per ben due volte la sua approvazione.

Fino a quando un gruppo di femministe, certamente non ostili alla casa farmaceutica produttrice, avviò un vasto tam-tam mediatico, protestando che gli uomini disponevano di numerosi farmaci per la sessualità, mentre le donne non avevano alcuna opzione.

Flibanserina e Ospemifene: Novità sul Fronte del Desiderio Femminile
Recentemente, il ministero della Salute è stato costretto, a seguito di forti richieste popolari, a rendere disponibile la flibanserina. Attualmente, questo farmaco è in commercio (anche se con vendite piuttosto modeste) negli Stati Uniti, dove viene prescritto a donne che desiderano ravvivare il loro desiderio sessuale senza dover ricorrere a partner alternativi. Nel frattempo, le donne europee sembrano continuare a fare affidamento su metodi tradizionali. Si scherza su questo tema, poiché la questione della flibanserina non è stata affatto chiara dal punto di vista scientifico e potrebbe essere necessaria una ricerca più approfondita, considerando che gli effetti collaterali sono presenti e l'efficacia resta incerta.

Ospemifene: un'Innovazione contro il cancro al seno
Una storia completamente diversa è quella riguardante l'ultima novità disponibile in Italia e in altre parti del mondo. L'assunzione di estrogeni, sia per via orale che tramite applicazione transdermica (come cerotti, creme e gel), può risolvere la maggior parte dei disturbi legati alla menopausa. Questi trattamenti riducono significativamente il rischio di vampate di calore, problemi di memoria, disturbi dell'umore e osteoporosi, solo per citarne alcuni.

Tuttavia, la situazione è diversa per la vagina, che può rimanere disidratata e atrofizzata a causa della carenza ormonale, a meno che gli estrogeni non vengano applicati localmente in forma di crema o ovuli. Contestualmente, e nonostante non sia così prevalente come molte donne possano pensare, c'è un incremento del rischio di cancro al seno nelle persone predisposte. A causa di questo timore, la percentuale di donne che ricorrono alla terapia ormonale durante la menopausa è relativamente bassa, persino troppo. Pertanto, la sfida è stata quella di sviluppare un farmaco che agisse specificamente sulla vagina per contrastare l’atrofia vulvo-vaginale da menopausa, una condizione dolorosa che ostacola i rapporti sessuali.

Modulatori selettivi del recettore degli estrogeni
È stata introdotta una vera e propria rivoluzione: le donne hanno sempre avuto accesso a farmaci per prevenire o facilitare la gravidanza, ma mai a prodotti specificamente progettati per la loro vita sessuale. Questa nuova molecola, l'ospemifene, rappresenta la prima soluzione con l'unica indicazione di migliorare la funzione vaginale durante la menopausa, consentendo di riprendere l’attività sessuale. Il segreto di questo farmaco risiede nel fatto che è un SERMs (Selective Estrogen Receptor Modulator). In sostanza, si tratta di una chiave intelligente che attiva solo alcune "serrature" senza influenzarne altre. Funziona come un sostituto degli estrogeni (pur non essendo un ormone) nella vagina, senza rischi, e agisce come un anti-estrogeno nel seno, dove il rischio di tumori è una preoccupazione. In futuro, potremmo scoprire che l'ospemifene potrebbe avere un ruolo protettivo contro l'insorgenza del carcinoma mammario.

Nuove ricerche dai Paesi Bassi e dall'Italia
Cosa ci riserva il futuro? Gli scienziati sono attivamente impegnati nella ricerca e sono consapevoli che ci sono ancora moltissime scoperte da fare riguardo alla sessualità femminile. Nel New Jersey, ad esempio, stanno conducendo esperimenti, sembrerebbe con risultati promettenti, su un derivato della melanocortina che, a differenza dell’ormone naturale che induce l'abbronzatura, dovrebbe stimolare il desiderio e l’eccitazione nelle donne.

Innovazioni farmacologiche in Olanda e Italia per la salute sessuale femminile
In Olanda, la ricerca si concentra su una molecola in grado di operare in due modi: attivando i circuiti cerebrali responsabili dell'eccitazione sessuale e bloccando quelli che ne impediscono l'attivazione. Sarà interessante vedere se queste promesse si tradurranno in risultati concreti e se altri disturbi sessuali comuni, come l'anorgasmia, troveranno soluzioni terapeutiche efficaci.

In Italia, invece, stiamo conducendo studi sull'applicazione di gel a base di testosterone direttamente sul clitoride, il quale tende ad atrofizzarsi durante la menopausa. Resta da vedere quale sarà l'esito. Tuttavia, ciò che conta davvero è che il tabù legato all'idea di trattamenti medici per la salute sessuale femminile è stato finalmente abbattuto.

I nuovi farmaci, come l’ospemifene, il "francobollo dell’amore" e la "pillola senza pensieri", condividono un obiettivo comune: ristabilire il legame tra la passione e la sua espressione fisica. Questo non si limita semplicemente a lubrificazione, erezione, orgasmo o alleviamento del dolore durante i rapporti. Si tratta di molto di più. È il completo recupero dell'aspetto più fondamentale, prezioso e gratificante della vita di coppia: l’intimità.

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