È una realtà comune che, simile agli esseri umani, anche negli altri esseri viventi l'atto sessuale sia associato a sensazioni di piacere. Questo fenomeno è riscontrabile soprattutto tra i vertebrati, sia maschi che femmine. La sensazione di piacere viene considerata una tattica della natura per garantire il successo del processo riproduttivo. Infatti, l'accoppiamento richiede notevoli risorse energetiche, come la ricerca di un partner, il corteggiamento e la superazione di eventuali concorrenti, e affinché questo investimento risulti conveniente, è necessaria una ricompensa corrispondente.

Inconsapevolezza degli Animali
È importante notare che negli animali non si registra una ricerca consapevole del piacere; piuttosto, si verifica una soddisfazione istintiva delle pulsioni sessuali. I due sessi, inoltre, presentano differenze nel modo in cui affrontano i costi e i benefici dell'atto sessuale. Il maschio, dotato di un elevato numero di spermatozoi, risponde in modo più sensibile agli stimoli e mostra una minore esigenza di discriminazione. Al contrario, la femmina, che produce un numero limitato di ovuli, adotta un approccio più attento, concentrando i propri investimenti in pochi accoppiamenti con maschi di comprovato valore.