Prima dell'avvento dei
preservativi in lattice, gli uomini hanno sperimentato varie soluzioni per evitare gravidanze indesiderate e malattie sessualmente trasmissibili. Tra queste, ricordiamo curiosi "cappucci" in crine di mula.
Conosciuto con molti nomi come "impermeabile inglese", "cappello notturno", "guanto di dama", "gommapiuma", "vescica", "peau divine" o "baudruche", il preservativo ha attraversato secoli di
evoluzione. Sembra che persino l'uomo di Cro-Magnon, un antico Homo sapiens, abbia utilizzato una forma di protezione durante l'
attività sessuale, come suggerisce un graffito trovato in una caverna preistorica in Francia.
Nei tempi dei faraoni egizi, usav
ano piccoli cappucci ricavati dagli intestini o dalle vesciche degli
animali oliati. Gli antichi Greci si accontentav
ano della membrana intestinale animale, mentre i Romani realizzav
ano preservativi intrecciando a m
ano peli della criniera di una mula.
Un preservativo insolito, chiamato "della vittoria", veniva creato dai legionari romani utilizzando la pelle o i
muscoli dei nemici caduti. Tuttavia, la norma era rappresentata dalle guaine di vescica secca di capra, tenute al loro posto da legacci di cuoio o corda.
L'etimologia incerta del termine "condom", risalente al latino medioevale "condus" (colui che allontana), riflette la sua funzione. Alcuni colleg
ano il nome a Charles de la Condamine, un geografo e fisico francese che introdusse dalla foresta amazzonica il caucciù, fondamentale per l'invenzione dei moderni
preservativi in lattice realizzati da Charles Goodyear nel 1844.
Gli elastici
preservativi di gomma fecero progressivamente dimenticare quelli di stoffa, e nel 1920 emersero i ben noti
preservativi in lattice, rivoluzionando il p
anorama dell'
intimità protetta.