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La scienza degli speed-date
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La scienza degli speed-date
Hai mai preso parte a uno speed-date? La dinamica è questa: un numero predeterminato di individui di entrambi i sessi si riunisce in un luogo e parla a turno con ogni altro partecipante per 5 minuti, dopodiché si cambia compagno e si ripete il processo. Se alla fine della serata qualcuno cattura l'attenzione, è possibile richiedere un secondo appuntamento, ma questa volta con più tranquillità! Questo "gioco" ha visto la luce a Los Angeles nel 1998 ed è stato rapidamente adottato in America ed Europa, diventando oggetto di studio per gli studiosi. L'ultima indagine ha esaminato lo speed-date in relazione al metodo di selezione del compagno nel regno animale. Nei primati, se il numero di maschi in un gruppo è limitato, le preferenze femminili si orientano verso gli individui dominanti; tuttavia, all'aumentare del numero di membri nel gruppo, cresce la probabilità che la scelta sia distribuita in modo uniforme su diversi individui. Gli esseri umani, al contrario, seguono un percorso inverso: di fronte a una vasta gamma di potenziali partner, e con soli cinque minuti per valutarli, prediligono le "fisionomie atletiche" e gli "aspiranti protagonisti"! Addirittura, non occorrono nemmeno i 5 minuti: la decisione viene presa nei primissimi istanti, basandosi su elementi immediatamente visibili e generalmente apprezzati. In sintesi, l'immagine primeggia: se sei riservato e non hai dimestichezza con le donne, se il tuo punto forte è la simpatia o (soprattutto!) l'intelligenza, è scientificamente dimostrato che conviene seguire le vie tradizionali. Con lo speed-date rischieresti troppo.

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