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Ghosting: che cos’è, chi lo pratica e come affrontarlo senza soffrire
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Ghosting: che cos’è, chi lo pratica e come affrontarlo senza soffrire
Analizziamo le diverse sfumature del fenomeno del ghosting, che si manifesta quando il partner svanisce improvvisamente, proprio come un fantasma.

Giovanni e Chiara si sono conosciuti tramite un’app di incontri. Dopo aver iniziato a chattare e a telefonarsi, si sono incontrati e hanno dato il via a una frequentazione. Tutto sembrava andare per il meglio, finché Giovanni, senza alcuna spiegazione, smette di farsi vivo. Nessuna chiamata, nessun messaggio. Chiara prova a contattarlo, ma invano: le sue chiamate non ricevono risposta e i suoi messaggi rimangono senza esito. Presto scopre che anche i loro contatti sono stati bloccati su tutte le piattaforme.

Che cos’è il ghosting?
La vicenda di Giovanni e Chiara è solo una delle tante storie che illustrano il ghosting, un fenomeno che prende il nome dalla parola inglese "ghost" (fantasma). Si verifica quando una persona con cui si ha una relazione scompare improvvisamente, senza preavviso o spiegazioni. Anche se è un'esperienza comune, chi la subisce non è mai realmente preparato. Le persone che vengono abbandonate in questo modo, definite "ghostati", descrivono il fenomeno come un improvviso e inaspettato colpo, simile a un fulmine a ciel sereno.

La reazione immediata è spesso quella di preoccupazione. Chi subisce il ghosting si chiede cosa sia successo all’altra persona: potrebbe aver avuto un incidente o un problema di salute. Tuttavia, ben presto si rende conto che il "fantasma" è perfettamente in salute, semplicemente ha scelto di troncare la relazione senza avvisare, lasciando all'altra parte il difficile compito di affrontare la fine della relazione in totale solitudine.

Ghosting: la difficoltà di chi viene abbandonato
Essere lasciati provoca sempre dolore, sia emotivo che fisico. Secondo le neuroscienze, il rifiuto sociale e affettivo attiva nel cervello le stesse aree coinvolte nel dolore fisico.

Le persone reagiscono al ghosting in modi diversi, a seconda della loro personalità: c’è chi piange e si dispera, chi tenta di riconquistare il partner e chi cerca vendetta. Tuttavia, queste reazioni presuppongono che l'altra persona sia ancora presente in qualche modo. Nel caso del ghosting, invece, la difficoltà sta proprio nel fatto che l'altra persona è scomparsa del tutto. Questo rende l'esperienza più dolorosa e complessa rispetto a una rottura tradizionale per due motivi principali: la mancanza di una chiusura e la cosiddetta "disconferma".

L’assenza di chiusura e la disconferma
Quando una relazione si interrompe senza spiegazioni né comunicazione, chi resta non ha la possibilità di capire cosa è andato storto e di chiudere definitivamente quel capitolo della propria vita. Questa situazione lascia l'individuo sospeso in una serie di interrogativi e incertezze. Non poter elaborare ciò che è successo impedisce anche di dare un senso alla storia vissuta, prolungando il dolore e il senso di smarrimento.

Un ulteriore elemento che aggrava la sofferenza è la "disconferma". Chi pratica il ghosting tratta l'altro come se non esistesse, negandogli ogni forma di riconoscimento. In questo modo, chi viene lasciato inizia a sentirsi invisibile, come un vero e proprio fantasma. Questo capovolgimento della situazione è una delle parti più devastanti del ghosting, poiché annulla completamente l’esistenza e il valore dell’altra persona.

Come affrontare il ghosting e limitare la sofferenza
Il ghosting è una forma di abbandono dolorosa e confusa, che può lasciare profonde cicatrici emotive. Riconoscere il fenomeno, comprendere le sue dinamiche e darsi il tempo per guarire sono passaggi fondamentali per superare questa esperienza senza lasciarsi sopraffare dal dolore.

Il ghosting danneggia autostima e fiducia personale
Quando una persona ci ignora, l'implicito messaggio trasmesso è che non siamo neppure degni di una risposta, compromettendo profondamente l'autostima e la fiducia in sé stessi. I pensieri ricorrenti diventano: "Non merito nulla", "Non valgo niente", "Non ero abbastanza attraente". Spesso emergono anche sensi di colpa, con la convinzione di aver fatto qualcosa di talmente grave da indurre l'altra persona a sparire. Di conseguenza, si finisce per incolpare se stessi anziché chi ha scelto di andarsene. Questo accade perché l'altro è scomparso, lasciando chi subisce il ghosting solo con le proprie domande e dubbi.

Perché si ricorre al ghosting?
Sparire senza dare spiegazioni è un comportamento che esiste da sempre, ma oggi il fenomeno è in crescita. È facile comprenderne le ragioni in un mondo in cui le relazioni nascono, si evolvono e si concludono con un semplice clic. I social media hanno amplificato la visibilità del ghosting, ma la sua diffusione è anche legata alla natura sempre più effimera e intermittente delle relazioni moderne, caratterizzate da un basso livello di impegno. Un minimo ostacolo, un calo d’interesse o la noia possono essere sufficienti per interrompere una frequentazione e passare oltre.

Spiegare le proprie ragioni, confrontarsi apertamente sui sentimenti o sulle necessità personali richiede uno sforzo percepito spesso come eccessivo in relazione a un legame così fragile. In tal modo, diventa più semplice rifugiarsi dietro lo schermo piuttosto che affrontare le conseguenze emotive.

Timidezza o incapacità di gestire i conflitti: altre cause del ghosting
Tuttavia, dietro il silenzio possono celarsi motivazioni meno egoistiche. In alcuni casi, sparire è una forma di difesa. Questo accade, ad esempio, a persone incapaci di affrontare le difficoltà, che temono di ferire l'altro o di non saper gestire un conflitto o un'aggressione emotiva.

Uno studio del 2020, pubblicato sul Journal of Social and Personal Relationships, ha esaminato le esperienze di ghosting di 328 individui per analizzarne le cause. I ricercatori hanno scoperto che il ghosting non viene sempre praticato con intenti negativi o pienamente consapevoli. Nel 16% dei casi, il ghosting è stato scelto per evitare di ferire l’altra persona, ritenendo che una rottura esplicita sarebbe risultata ancora più dolorosa. Inoltre, l'8% degli intervistati lo utilizzava come protezione contro potenziali reazioni aggressive.

Il profilo psicologico di chi pratica il ghosting
Siamo tutti predisposti a praticare il ghosting? La risposta scientifica è negativa. Coloro che optano per questa modalità di interruzione delle relazioni tendono ad avere specifici tratti psicologici. Esiste un legame tra il ghosting e la cosiddetta "triade oscura" della personalità, che include psicopatia, machiavellismo e narcisismo. Esiste una correlazione tra certi tratti della personalità e la propensione a scomparire senza lasciare traccia.

Narcisisti e ghosting: una combinazione pericolosa
I narcisisti, in particolare, possono facilmente utilizzare il ghosting. Si tratta di persone che cercano costantemente l'adorazione e, per ottenerla, adottano diverse strategie. Tuttavia, quando l'altra persona smette di fornire piacere o gratificazione, viene scartata senza scrupoli.

Segnali d’allarme del ghosting: il "love bombing"
Ma è possibile individuare questi comportamenti prima che sia troppo tardi? Un segnale premonitore potrebbe essere il "love bombing". È una tecnica di manipolazione, spesso utilizzata dai narcisisti, in cui il partner inonda l'altra persona di attenzioni, messaggi e regali per ottenere il controllo su di lei. Quando ci si trova di fronte a una quantità eccessiva di complimenti, doni o comportamenti ambigui, come atteggiamenti evitanti, è importante rimanere vigili e cauti.

Come affrontare il ghosting e ridurre la sofferenza
Che si tratti di timidezza o di machiavellismo, il ghosting lascia sempre delle cicatrici emotive. Tuttavia, esistono strategie per ridurre il dolore. «Il primo consiglio è non insistere: chi fugge difficilmente tornerà, e inseguire una persona che si comporta come un fantasma porterebbe solo ulteriore sofferenza. È fondamentale anche evitare l'isolamento sociale. Spesso, chi viene ghostato sente il bisogno di ritirarsi, ma il supporto di amici e familiari può essere molto utile. Bisogna cercare di distrarsi e non rimanere concentrati sulla relazione, evitando di alimentare ansia e tristezza. Per alcuni, scrivere tutto ciò che sentono ancora di voler dire alla persona che è sparita può essere un modo per liberarsi.

Rinforzare l'autostima e superare il ghosting
Superare il ghosting richiede un lavoro interiore. Il passo più importante è smettere il prima possibile di sentirsi inadeguati. Bisogna recuperare il proprio valore e evitare l'autocritica. Concentrarsi sugli aspetti negativi della persona che ha attuato il ghosting può aiutare a ristrutturare il proprio punto di vista. È essenziale ricordare che chi interrompe una relazione in questo modo porta con sé un bagaglio di problemi personali, che non sono responsabilità di chi è stato lasciato.

Chiedere supporto professionale se necessario
Se affrontare il ghosting da soli o con il supporto della rete amicale risulta difficile, è possibile rivolgersi a uno specialista. Iniziare un percorso di psicoterapia può essere di grande aiuto per elaborare le aspettative infrante, affrontare la paura del rifiuto e imparare a gestire le emozioni, traendo lezioni utili anche per future relazioni.

Il ghosting nelle relazioni a lungo termine: un trauma più profondo
Il ghosting non è esclusivo delle relazioni brevi. Sebbene sia più comune in frequentazioni di breve durata, può capitare anche nelle coppie consolidate, dove può causare un trauma emotivo ancora più difficile da superare.

In questi casi, una separazione improvvisa e senza spiegazioni può assumere i tratti di un vero e proprio trauma, rendendo molto più complesso affrontare l'evento da soli.

Con il supporto di un professionista è possibile elaborare quello che viene chiamato "lutto emotivo". Questo percorso terapeutico si articola in diverse fasi. Si inizia cercando di richiamare alla mente gli episodi che hanno preceduto la rottura, per poi lavorare sull'eliminazione dell'idealizzazione della persona che si è allontanata. Parallelamente, si affrontano le eventuali colpe o rimpianti che possono emergere. La durata della terapia varia a seconda del caso, poiché ogni individuo ha bisogno del proprio tempo per accettare la perdita e superare le difficoltà emotive.

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