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11 curiosità sul sesso nel Medioevo
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11 curiosità sul sesso nel Medioevo
La transizione sembrava avvenire gradualmente, passando dall'epoca dell'antica Roma e Grecia, dove i piaceri del corpo erano celebrati, al periodo cristiano medievale, che li condannava severamente. In realtà, tale cambiamento aveva inizio già nel I secolo, come sottolineato dallo storico francese Paul Veyne, il quale afferma che i cristiani non fecero altro che continuare quanto fosse stato già imposto dagli imperatori romani.

Secondo il Divino
Il cristianesimo, basandosi sull'autorità divina, trasformò un comportamento praticato da pochi aristocratici latini in una legge universale. Questa regolamentazione comprendeva i rapporti amorosi, la condanna dell'aborto e la critica nei confronti dell'omosessualità.

Le "Scappatelle" non erano un peccato
Nella prima tradizione cristiana, corpo e piacere sessuale non erano automaticamente associati al peccato, sebbene praticare l'atto amoroso troppo frequentemente fosse considerato dannoso secondo la medicina classica. Il concetto di peccato carnale si sviluppò successivamente, influenzato dalle concezioni dell'antichità classica, che consideravano le passioni come oscuramento della mente. Dal punto di vista cristiano, ciò significava deviare l'uomo dal cammino verso la salvezza.

No ai preliminari
Il matrimonio fu una delle principali vittime di questa nuova etica sessuale: anche all'interno di esso potevano insorgere elementi peccaminosi. Vi erano, tuttavia, circostanze attenuanti (per esempio, se la donna rimaneva passiva durante i rapporti sessuali) ed escamotage (evitare preliminari). Per molte coppie, il rapporto si ridusse quindi a un coito rapido e privo di attenzioni alla soddisfazione della donna.

Il calendario dell'amore
Le leggi religiose proibivano i rapporti sessuali in determinati periodi e nei fine settimana. Si stima che, per le coppie legittime, restassero circa 185 giorni all'anno per praticare l'amore, senza contare i giorni di "impurità" della donna, come mestruazioni, gravidanza e puerperio.

Penitenze
Nel XI secolo, il canonista tedesco Burcardo di Worms emanò un decreto che stabiliva penitenze per atti sessuali considerati peccaminosi. Ad esempio, se una coppia si univa "da dietro" doveva sottostare a 10 giorni di penitenza a pane e acqua. Altre azioni, come l'unione durante le mestruazioni o in giorni di Quaresima, comportavano penitenze specifiche.

La Classifica delle Posizioni
Il vescovo tedesco Sant'Alberto Magno (1206-1280) compilò una lista delle posizioni sessuali, classificandole dalla più peccaminosa (5) alla più accettabile (1). Ecco la sua graduatoria:
5. Da dietro
4. Lato a lato
3. Seduti
2. In piedi
1. "Missionario"
Il sesso doveva essere praticato il più possibile indossando indumenti, mentre i rapporti orali erano vietati e puniti con tre anni di prigione.

Adulterio consentito per l'uomo, ma punito per le donne
Nel contesto della Chiesa medievale, l'adulterio veniva considerato socialmente accettabile per il marito, ma stigmatizzato per la moglie. In alcune regioni europee, un uomo veniva giudicato colpevole di adulterio solo se aveva relazioni con una donna sposata, escludendo il caso di una relazione con una donna non sposata, ritenuto un peccato meno grave. Al contrario, ogni donna era accusata di adulterio se si concedeva sessualmente al di fuori del matrimonio.

Castità selettiva e proliferazione di bordelli
Queste restrizioni favorirono la diffusione di bordelli, spesso camuffati da bagni pubblici. L'incontro con le prostitute avveniva in tinozze di legno colme di acqua calda, seguito da rapporti consumati in letti nascosti da pesanti cortine.

Poligamia in Germania e poliandria in Oriente
In alcuni territori medievali, specialmente nei primi secoli, la poligamia era praticata, come in Germania, mantenendo le tradizioni dei popoli germanici antichi. La poliandria, con una moglie che aveva più mariti, era pressoché sconosciuta nell'Occidente patriarcale, ma esisteva nel contesto del buddhismo tibetano.

Diritto della prima notte come tassa monetaria
Il mito del "ius primae noctis," o diritto della prima notte, come il privilegio del signore feudale di passare la prima notte con le spose dei servi, era in realtà una tassa monetaria, non in natura, richiesta dal signore in cambio dell'approvazione del matrimonio.

[bPratiche sessuali medievali
Le coppie medievali si preparavano all'atto sessuale seguendo un ideale di bellezza dell'epoca, con la donna che pettinava la sua attaccatura dei capelli per sollevare la fronte. Dopo il primo rapporto, l'uomo spesso regalava un "dono del mattino" alla sposa come ricompensa per la perdita della verginità.

Cinture di castità e falsi miti
Contrariamente alla credenza comune, le cinture di castità sono un'invenzione dell'800 e non erano imposta dalle crociate. L'omosessualità, benché condannata dalla Chiesa, fu tollerata fino al XII secolo, specialmente in alcuni ambienti ecclesiastici.

Contrariamente a quanto si possa pensare, Riccardo Cuor di Leone non era omosessuale. La stessa considerazione si applica anche ai templari: esperti hanno sottolineato che all'interno dell'ordine ci furono rari casi di omosessualità, e in due di tali situazioni, chi si rese colpevole di abusi verso un novizio fu sanzionato dai membri stessi dell'ordine dei Templari.

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