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#zone erogene
Quante e dove risiedono le zone erogene?
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Quante e dove risiedono le zone erogene?
Si sente spesso parlare di esse, ma in cosa consistono esattamente le zone erogene? Sono quelle parti del corpo maschile o femminile particolarmente sensibili agli stimoli, che se stimolate portano al massimo piacere.

Il termine "erotico" deriva dal greco eros "amore" e genous "produrre". Significa quindi generare sensazioni erotiche e individuare punti che amplificano il piacere.

Quante sono queste zone?
Sono molte e forse non esiste un elenco finito. Il piacere è soggettivo, ma per quanto riguarda le zone erogene si possono distinguere zone primarie e zone secondarie e individuare le più comuni.

Le zone erogene primarie sono quelle direttamente coinvolte nella fonte di piacere (vagina, clitoride, punto G nelle donne - pene, prepuzio, glande negli uomini). Sono gli organi coinvolti nella penetrazione e/o masturbazione e sono aree soggette a vasocongestione (aumento del flusso sanguigno post-stimolazione).

Quelle secondarie includono, ad esempio, il seno, i capezzoli e i glutei nelle donne; l'interno coscia, i capezzoli, l'area perianale e lo scroto negli uomini. Stimolare queste zone può intensificare il piacere a livello degli organi primari e suscitare eccitazione in altre zone erotiche.

Benché esistano linee guida e una mappa approssimativa di queste zone, solo sperimentando e conoscendo se stessi è possibile individuare le proprie zone sensibili e preferenze, poiché punti e sensazioni variano da persona a persona.

Esistono numerosi altri angoli del corpo, piccoli organi, muscoli o parti apparentemente insensibili che possono rivelarsi delle vere e proprie bombe erotiche se stimolati. Per molti particolarmente eccitanti sono i piedi, così come la stimolazione del collo, i sussurri e la lingua nelle orecchie, e persino il naso. Altri punti sensibili possono includere palpebre, avambracci, testa e addome.
Un vasto universo di possibilità e piaceri inesplorati.

Ma dove si trovano queste zone?
Oltre ai punti ben noti, esistono numerose altre "pratiche eccitatorie", come l'ombelico, il retro del ginocchio e persino il cuoio capelluto, le labbra ma anche il gomito. Non esiste una mappa predefinita. È essenziale avere sempre acceso un "GPS sensoriale" e scoprire nuovi piaceri.

Secondo uno studio sono almeno 41 le aree particolarmente sensibili. Si ritiene che tutto il corpo sia potenzialmente erogeno e disseminato di punti caldi. Ogni millimetro di pelle può essere fonte di eccitazione, poiché gli impulsi tattili sono inviati attraverso i nervi alla corteccia cerebrale, dove si avverte il piacere. La pelle e la mente sono i primi responsabili del godimento sessuale. È scientificamente provato che il potere dell'immaginazione abbia grandi conseguenze anche sul piano emotivo e sessuale.

Quali sono i punti "nascosti"?
Ecco quindi 5 punti inaspettatamente esplosivi e tra questi anche i piedi ricoprono una certa importanza nell'immaginario erotico.
Attenzione e delicatezza per evitare reazioni indesiderate!
Tutte le zone erogene, primarie, secondarie e potenziali, diventano micce infuocate durante il petting, la masturbazione e l'atto sessuale fino al raggiungimento dell'orgasmo. Tuttavia, dopo il culmine del piacere, una stimolazione eccessiva potrebbe causare fastidi e dolori durante la fase di refrattarietà.

Zone erogene: differenze tra uomo e donna!
Sebbene le aree coinvolte siano simili in entrambi i sessi, le donne sembrano avere una maggiore sensibilità cutanea rispetto agli uomini. Le sensazioni e l'intensità variano da persona a persona, ma esistono differenze di gradimento tra i sessi. In particolare, le zone "primitive" sono più sensibili nelle donne. Ad esempio, mentre per le donne il punto G è celebre, gli uomini hanno due punti specifici denominati L e P. Quest'ultimo è situato all'apice del pene, chiamato "labbra del glande", e riveste importanza anche nella pratica del Tantra orientale, trattato con estrema delicatezza.

Zone meno conosciute ma altrettanto piacevoli!
Per gli uomini, le braccia sono particolarmente sensibili, soprattutto il gomito e il palmo delle mani, insieme alla testa, ai capelli, al collo e alle orecchie. Le donne, d'altro canto, sono sensibili all'ombelico, alle natiche, alle ascelle e all'interno del gomito.

Curiosità: Freud e la teoria delle zone erogene!
Freud, nel suo approccio psicologico alla sessualità, ha teorizzato sulla pulsione erotica e sulle sue implicazioni.
L'esperto ha teorizzato l'esistenza di zone erogene nel corpo umano, identificandole come generatori biologici dell'eros, grazie alla produzione di sostanze organiche (definite biochimiche da lui). Si presume che ciò sia responsabile dell'origine di una stimolazione fisica e successivamente psichica, evidente nelle attività sessuali che, secondo la sua teoria, culminerebbero nell'atto sessuale. Anche in assenza di un completo rapporto sessuale, questa tensione troverebbe comunque un modo per dissiparsi, generando piacere sia nelle zone genitali che in quelle orali e anali.

Freud ha quindi introdotto il concetto di pulsione in relazione a questa diffusione dell'eros a diverse parti del corpo, definendola come una frazione di energia. Si tratta di una frazione di energia di un flusso che influisce sull'essere umano e sulla sua psiche, conosciuta come libido, che è strettamente legata all'istinto sessuale.

Le zone erogene e la riflessologia plantare
La riflessologia plantare può fornire interessanti approfondimenti sui collegamenti e le terminazioni nervose di cui potremmo non essere a conoscenza, ma che potrebbero rivelarsi utili.

Per esempio, si sostiene che nelle vicinanze delle ossa del piede si trovino aree riflesse delle ovaie e dei testicoli: stimolarle potrebbe avere un impatto positivo sulla fertilità, sull'aumento della libido e sul miglioramento delle prestazioni sessuali. Intorno alle caviglie, sono individuati punti strettamente correlati alla vagina, all'utero, alla prostata e al pene. La parte anteriore della pianta del piede, invece, corrisponde al petto e può scatenare onde di energia sessuale in direzione del seno e dei capezzoli. Questa spiegazione scientifica potrebbe aiutare a comprendere il "feticismo" del piede e il crescente interesse ad esso legato.

Il bodymapping come metodo per scoprire le zone erogene personali
Il bodymapping rappresenta un efficace sistema per esplorare e comprendere le proprie zone erogene, particolarmente divertente se praticato in coppia. Si tratta di un gioco in cui ci si tocca reciprocamente ovunque, tenendo entrambi gli occhi chiusi. Questa ricerca del tesoro sensoriale può risultare eccitante e stimolante. Durante sessioni rilassate, concentrandosi sul tatto, è possibile individuare punti sensibili che potrebbero sorprendere entrambi i partner.

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