Masturbazione: tutto quello che devi sapere (anche se non hai mai osato chiedere)
La
masturbazione è spesso oggetto di opinioni contrastanti: c'è chi la ritiene dannosa e chi ne sostiene i benefici. Oltre ogni giudizio morale, è interessante capire cosa afferma la scienza riguardo a questa pratica, celebrata anche nel mese di maggio.
Il dibattito sulla masturbazioneNel 1994, a San Francisco, la dottoressa Joycelyn Elders, allora Chirurgo Generale degli Stati Uniti, intervenne durante una conferenza alle Nazioni Unite parlando apertamente dei benefici della
masturbazione. Fu la
prima volta che questo tema venne affrontato in termini così positivi e venne anche proposta la sua inclusione nei programmi scolastici di
educazione sessuale. Questo discorso audace segnò una svolta, ma le costò il posto di lavoro. Tuttavia, contribuì a gettare le basi per un dibattito necessario e a lungo atteso.
Proprio in questo clima di cambiamento, l'anno successivo, l'azienda di s
ex toys Good Vibrations istituì la Giornata della Masturbazione. L'evento ebbe un tale successo che venne esteso a tutto il mese di maggio, offrendo un'opportunità per promuovere la consapevolezza e rompere i tabù legati all'autoerotismo.
Cos'è la masturbazione?La
masturbazione è un atto autoerotico che consiste nella stimolazione intenzionale degli organi sessuali, o più raramente di altre parti del corpo, per raggiungere il piacere sessuale e una maggiore conoscenza del proprio corpo. Il termine "
masturbazione" deriva dal latino "manus" (m
ano) e "stuprare" (sporcare, contaminare), spiegando in parte il perché questo gesto sia stato a lungo condannato. Spesso si utilizza anche il termine "onanismo", sebbene in maniera impropria, per riferirsi a questa pratica. Comprendere la
storia della
masturbazione può aiutare a comprendere l'evoluzione delle norme culturali e sociali.
L'origine del termine "onanismo"Per capire perché la
masturbazione viene definita "onanismo", bisogna guardare alla Svizzera puritana e calvinista della seconda m
età del Settecento. Qui viveva il medico Samuel Auguste André David Tissot, che avrebbe potuto dedicarsi all'orologeria, ma invece scelse di scrivere un controverso trattato medico. Sebbene apprezzato e conteso tra le corti europee, Tissot pubblicò "L'onanismo: dissertazione sulle malattie prodotte dalla
masturbazione", un testo privo di validità scientifica che ottenne un enorme successo. Questo trattato elencava presunti effetti negativi della
masturbazione, come cecità, mutilazioni e altre malattie, senza alcuna base empirica.
L’opera di Tissot, basata su un'interpretazione errata del racconto biblico e totalmente priva di alcun fondamento scientifico, diede origine a molte delle credenze negative ancora diffuse. Il cosiddetto “peccato di Onan” in realtà non aveva nulla a che fare con la
masturbazione, ma Tissot non si prese neppure la briga di rileggere e comprendere la Bibbia, così accecato dal suo fervore moralistico. Ancora oggi, molti moralisti continu
ano a condannare l'onanismo, spesso utilizzando una pseudoscienza che pretende di rafforzare le loro prescrizioni.
Ma Tissot aveva davvero tutti i torti? La
masturbazione non fa mai male?
Le bizzarre teorie del dottor KelloggIl rischio più comune associato alla
masturbazione è il senso di colpa indotto dalle rigide convinzioni di chi, per oltre un secolo dopo la pubblicazione del famigerato trattato, ha sottoposto i giovani maschi a umiliazioni, docce fredde e dispositivi meccanici ideati dalle menti più repressive per imporre la
castità. Tra questi spicca John Harvey Kellogg, il noto medico ossessionato dalla
salute (lo stesso che ha inventato i cornflakes, protagonista del film "Morti di
salute"). A fine Ottocento, Kellogg fondò una clinica in Nord America dove trattava quasi ogni malattia con clisteri e promuoveva l'astinenza dal piacere solitario, contribuendo a creare artificialmente un senso di colpa che ha portato – e porta tuttora – a frustrazioni, insicurezze, sensazioni di inadeguatezza e autentiche disfunzioni sessuali.
La masturbazione nel regno animaleIn realtà, se c'è una vera patologia, questa è l'on
anofobia, non la
masturbazione. Quest'ultima, infatti, è una pratica del tutto naturale, come dimostr
ano gli studi etologici su molte specie
animali. Uno degli esempi più noti è il bonobo, o scimpanzé pigmeo dell'Africa Centrale, una specie molto vicina all'uomo sia
geneticamente che nel comportamento, e considerato un vero esperto di autoerotismo. Anche la maggior parte dei mammiferi pratica la
masturbazione. E gli
animali che non possiedono arti adatti utilizz
ano superfici diverse o getti d'
acqua per stimolare i propri genitali, dimostrando che l'impulso erotico è sempre presente. Quindi, l'idea che l'autoerotismo sia contro natura è priva di ogni base scientifica.
Il complesso di colpa legato all'autoerotismoC'è chi può credere – ma certamente non provare – che la
masturbazione sia contraria alla natura umana. In alcuni casi, persino l'
eiaculazione precoce può essere collegata a questo tipo di ossessione. Giovani costretti a masturbazioni frettolose per paura di essere scoperti da genitori o educatori impar
ano a eiaculare rapidamente, rimanendo intrappolati in questo comportamento appreso per tutta la vita.
Può l'eccesso di masturbazione influire negativamente sulla sessualità?Ci sono situazioni, piuttosto rare, in cui l'autoerotismo può effettivamente risultare dannoso. Questi casi di eccesso possono condurre a una chiusura su se stessi, spesso favorita dalla
pornografia, dalla solitudine e da predis
posizioni personali. Tuttavia, va chiarito che non esiste alcuna prova scientifica che lo confermi. Al contrario, l'abuso di questi stimoli si osserva principalmente in individui che avrebbero comunque manifestato disfunzioni sessuali. In altre parole, la
masturbazione compulsiva è una conseguenza di una personalità disfunzionale, non la causa.
Masturbazione: una o due volte a settimana è salutareTolti di mezzo i pregiudizi, devo però ammettere che, non di rado, chiedo ai miei pazienti con problemi di
erezione di limitare la frequenza e il tempo dedicato alla
masturbazione. Una o due volte alla settimana può avere effetti benefici, soprattutto se la stimolazione manuale ha una durata simile a quella di un rapporto sessuale e non si prolunga troppo oltre. Il
pene, infatti, è irrorato da piccoli vasi sanguigni che hanno bisogno di "respirare" per mantenere una buona
salute.
L'importanza delle erezioni notturne, sessuali e autoeroticheLe erezioni notturne, quelle ottenute durante un rapporto sessuale e attraverso la
masturbazione, rappresent
ano una vera e propria "ginnastica" che favorisce la
salute dei tessuti del
pene, mantenendoli giovani e funzionali. Tuttavia, è fondamentale che queste pratiche non si
ano troppo frequenti, troppo intense o di durata eccessiva. In casi estremi, infatti, possono danneggiare la struttura istologica del corpo cavernoso, riducendone l'elasticità e la capacità di reazione. Esistono persino documentazioni scientifiche su vere e proprie fratture del
pene. Quindi, a voler essere del tutto onesti, un fondo di verità nelle teorie di Tissot, Kellogg e dei loro emuli, anche se grottesche, c'era.
Molte donne si sentono tradite dalla masturbazione del partnerSono numerose le donne che reagiscono con repulsione o rabbia, come se subissero un furto, quando scoprono o sospett
ano che il proprio partner abbia una vita autoerotica. Spesso mi è capitato di ascoltare donne che si sentono deluse, come se fossero state tradite, o addirittura profondamente arrabbiate nel pensare a una dimensione privata dalla quale credono di essere escluse. In questi casi, una volta verificato che la
masturbazione del partner non abbia caratteri patologici, è utile smantellare questi preconcetti e far capire che il rispetto dell’
intimità altrui è fondamentale per costruire un’
intimità comune. In un uomo s
ano, infatti, l'autoerotismo non sottrae nulla alla relazione, ma anzi può arricchirla.
La masturbazione come strumento per diagnosticare l'impotenzaUno studio internazionale pubblicato su Archives of S
exual Behavior ha dimostrato che la
masturbazione è più frequente nel Nord rispetto al Sud Europa. Libertà sessuale o solitudine? La risposta non è chiara, ma sappiamo che in questo preciso momento, mentre leggi queste parole, ci sono più persone che si stanno masturbando rispetto a quelle impegnate in rapporti sessuali di
coppia (o di gruppo). La
masturbazione, infatti, è l'
attività sessuale più diffusa al mondo. Eppure, per quanto possa sembrare insolito, nessuno prima di noi l'aveva mai utilizzata per diagnosticare l'
impotenza.
L'arte della masturbazioneMa qual è il segreto per una
masturbazione perfetta? Esistono numerose "tecniche": rilassarsi, concentrarsi, lasciarsi andare alle proprie
fantasie, e non affidarsi sempre al facile stimolo della
pornografia. Ogni tanto è utile riscoprire la letteratura erotica classica, un tempo fondamentale per l'immaginario erotico, ma oggi messa in ombra dalle immagini esplicite. Da giovani, gli amici suggeriv
ano di usare la m
ano non dominante per simulare una sorta di "etero
masturbazione", o di sfregare il
pene tra il ventre e il materasso, oppure di variare le
posizioni, ad esempio inginocchiati, supini con le gambe aperte a stella, o con le gambe appoggiate al muro.
Università di Amburgo: gli effetti benefici della masturbazioneUn recente studio condotto presso l'Università di Amburgo ha rivelato che l'autoerotismo, fino al raggiungimento dell'
orgasmo, provoca un significativo rilascio di endocannabinoidi nel flusso sanguigno. Queste sostanze, presenti anche nelle cosiddette
droghe leggere, gioc
ano un ruolo cruciale nei meccanismi cerebrali di piacere e ricompensa. Di conseguenza, masturbarsi non è solo un modo per fare (buon)
sesso "con una persona di cui si ha molta stima", come ironicamente suggeriva Woody Allen, ma può anche essere un'alternativa più sana rispetto al consumo di cannabis e, con grande sollievo dei moralisti, è completamente legale.
La masturbazione come prevenzione delle disfunzioni sessualiEsiste una correlazione tra le disfunzioni sessuali femminili, in particolare l'
anorgasmia, e la scarsa attività masturbatoria. In altre parole, minore è la frequenza con cui una donna si masturba, maggiore è la probabilità di sviluppare queste problematiche. Ovviamente, stiamo parlando di
statistiche: non significa che tutte le donne che non si masturb
ano abbi
ano disfunzioni sessuali, ma esiste una tendenza osservata a livello scientifico. Nel marzo 2019, una ricerca pubblicata sul Journal of S
exual & Marital Therapy da ricercatori dell'Università dell'Indiana ha confermato questi risultati: tra 2.059 donne americane e ungheresi studiate, quelle che praticav
ano l'autoerotismo in modo più frequente e consapevole raggiungev
ano l'
orgasmo con maggiore facilità.
Il piacere femminile e i pregiudizi della società patriarcaleLa soci
età patriarcale, spesso con l'aiuto attivo e reiterato di madri, nonne e zie, ha ostacolato la scoperta del piacere sessuale femminile. Frasi come "non toccarti lì", pronunciate molto più spesso da una voce femminile che maschile, trasmettono messaggi inequivocabili di ripugnanza e disprezzo. Questo atteggiamento ha distolto l'attenzione dallo scopo principale del
sesso: il piacere di stare insieme, di condividere, di amare e di godere.
Il piacere sessuale femminile è stato visto per lungo tempo come qualcosa di scandaloso, e una "donna virtuosa" non dovrebbe conoscere l'
orgasmo, tanto meno attraverso la
masturbazione. Di conseguenza, è venuta a mancare la comunicazione tra pari su come esplorare il proprio corpo e il piacere. È mancata anche un'
educazione sessuale adeguata che promuova uno sviluppo psicosessuale s
ano e consapevole.
I falli artificiali nella storia: dalla Grecia a oggiStoricamente, però, non è sempre stato così. Nell'antica Grecia, per esempio, le donne usav
ano gli olisbos, falli artificiali di legno o cuoio imbottito, lubrificati con olio. A Pompei, sono state trovate raffigurazioni di donne che si masturb
ano con l'uso di peni artificiali, oggetti che nel Rinascimento veniv
ano chiamati diletti (da cui probabilmente deriva il termine moderno dildo), rinvenuti persino in monasteri di clausura. Successivamente, tuttavia, la
masturbazione femminile è diventata un tabù sempre più forte e innominabile.
I cambiamenti nella percezione della masturbazione femminileOggi, la percezione del piacere femminile sta lentamente cambiando, anche se non sempre in modo positivo. Da un lato, dalla rivoluzione sessuale in poi, l'attenzione verso il piacere femminile e l'uguaglianza dei ruoli si è diffusa nella soci
età. Non ci sorprende più, ad esempio, vedere un vibratore spuntare dalla borsa di un'amica. Dall'altro lato, in mancanza di una corretta
educazione sessuale, molte persone affid
ano la propria conoscenza sulle tecniche di
masturbazione femminile a siti
pornografici. Tuttavia, questo tipo di siti sono lontane dall'essere una scuola di vita e, ancor meno, un'
educazione sessuale: le donne che vi appaiono mentre si masturb
ano, o più spesso fingono di farlo, lo fanno per eccitare un pubblico maschile.
Masturbazione femminile: l'importanza delle fantasie eroticheCome si può imparare l’arte dell’autoerotismo femminile?
Il primo consiglio fondamentale è riconoscere che ogni donna è unica (a differenza dei maschi, che spesso mostr
ano similitudini nella
masturbazione e in molti altri comportamenti). Ciò che può risultare piacevole per una donna potrebbe essere del tutto irrilevante, sgradevole o persino doloroso per un'altra, o per la stessa donna in un diverso periodo della sua vita.
Il secondo suggerimento riguarda l'importanza delle
fantasie. Anche qui, le differenze di genere sono evidenti. Gli uomini spesso preferiscono (anche se non tutti) stimolarsi guardando immagini, preferibilmente in movimento e molto esplicite. Più sono esplicite, meglio è. Le donne, invece, tendono a trarre maggior piacere dall'ascoltare o immaginare storie, utilizzando la propria immaginazione per creare scenari erotici. La
masturbazione femminile è quindi meno meccanica, ma ciò non significa che l'aspetto meccanico non abbia il suo peso. Significa solo che una donna capace di abbandonarsi alle sue
fantasie erotiche ha maggiori probabilità di raggiungere l'
orgasmo attraverso l'autoerotismo, un risultato che per gli uomini è spesso più immediato e garantito.
La grande diversità nelle preferenze femminiliQuesta enorme variabilità individuale si manifesta in molti modi. Alcune donne preferiscono praticare la
masturbazione in pubblico senza farsi notare (esistono dispositivi molto discreti che lo permettono, ispirati alle antiche palline
vaginali vibranti delle donne orientali, conosciute in cinese come yīndàoqiú). Altre prediligono stimolarsi i
capezzoli, usare oggetti nell’
ano, ascoltare musica rilassante, o circondarsi di candele e aromi sensuali. Alcune donne possono trovare piacere in una combinazione di tutte queste pratiche o in molte altre ancora.
Ogni donna è unica nel suo approccio all'autoerotismoEsistono donne che raggiungono l’
orgasmo, sia attraverso l’autoerotismo che l'eteroerotismo, solo mediante la stimolazione del
clitoride esterno. Altre, invece, possono ottenerlo (anche) attraverso la stimolazione della parete
vaginale anteriore, un'area conosciuta in passato come punto G, ma ora meglio identificata come complesso Clitoro-uretro-
vaginale (Cuv). Questa regione è situata sotto la sinfisi pubica, sotto l’uretra e le sue ghiandole esocrine, ed è circondata dai ricchi vasi del
clitoride interno. Queste donne possono aver bisogno, per esempio, di usare il proprio dito in modo personale e unico per stimolare il
clitoride.
Ecco alcune tecniche che molte donne utilizz
ano per raggiungere il piacere:
- Alcune donne tengono uniti indice e medio mentre scorrono sul clitoride, per poi aprire le dita come una forbice e scorrere sulle labbra.
- Altre utilizzano le stesse dita unite per ruotare attorno al clitoride esterno, creando un vortice di eccitazione.
- Alcune preferiscono impiegare l’intera mano, iniziando dalla stimolazione del clitoride per poi passare a coprire l'intera vulva con il palmo della mano.
- C'è chi sfrega il clitoride contro un cuscino stretto tra le gambe.
- Altre usano stimolatori clitoridei, strumenti a batteria o a filo che offrono una gamma di sensazioni, dalla vibrazione alla carezza, fino alla sensazione di essere leccate esattamente lì.
- Infine, molte donne amano dirigere il getto di una doccia tiepida direttamente sul clitoride.
ConclusioniL'autoerotismo femminile è un'arte profondamente personale e varia. Comprendere e rispettare la diversità delle preferenze individuali è fondamentale per migliorare il benessere sessuale e raggiungere un piacere più completo.
Masturbazione: un aumento del benessere nella vita di coppiaUn comportamento che un tempo era ritenuto innaturale (basta osservare il comportamento di una gatta in calore per comprendere l’assurdità di tale convinzione) o considerato egocentrico e auto-indulgente, oggi viene riconosciuto come una via essenziale per la scoperta di sé e per arricchire la propria vita di
coppia, spesso raccomandata dai sessuologi come una vera e propria terapia. Le donne stanno progressivamente apprendendo che la
vagina non è una cavità oscura, misteriosa e potenzialmente sgradevole, ma un org
ano meraviglioso per il piacere personale e condiviso.
Il potere delle endorfineL’
orgasmo, che spesso (anche se non sempre) è più facilmente raggiungibile attraverso la
masturbazione rispetto al rapporto sessuale completo, stimola la produzione di endorfine. Queste sostanze naturali allevi
ano i dolori mestruali, riducono l’ansia e rilasci
ano il pavimento pelvico, contribuendo a combattere la stitichezza femminile. Inoltre, favoriscono la tonicità dei tessuti genitali attraverso una sorta di ginnastica vascolare, essenziale per mantenerli in buona
salute e vitali. Per molte donne, la
masturbazione può anche migliorare la qualità del sonno e l’umore generale. È vero che esistono casi di
masturbazione compulsiva tra le donne, specialmente in presenza di disturbi cognitivi o psichiatrici, ma tali situazioni sono rare e non costituiscono un rischio significativo per chi impara a praticare l’autoerotismo in modo s
ano. Come ben indicava il grande zoologo, botanico e naturalista Jean-Baptiste de Lamarck, un org
ano non utilizzato tende ad atrofizzarsi; al contrario, quello regolarmente utilizzato si sviluppa e prospera, funzionando al meglio delle sue capacità. Clitoride e
vagina non sono da meno.