Un recente studio afferma che alcuni individui consider
ano l'essere
single come un'opportunità per dedicarsi al proprio sviluppo individuale. Avere maggior tempo per se stessi, concentrarsi sui propri traguardi senza essere influenzati da altri rappresent
ano alcuni dei benefici principali di essere
single.
Ricerche indic
ano un aumento del numero di persone che scelgono di vivere da sole. Sebbene una parte di questa tendenza possa derivare dalla difficoltà nel trovare un compagno/a, sembra che una considerevole fetta della popolazione opti volontariamente per questa condizione. Questo incremento sembra sfidare le teorie evolutive, le quali suggeriscono che le persone si
ano inclini a
relazioni a lungo termine per la trasmissione dei geni alle generazioni successive.
Si osserva un crescente fenomeno dell'essere
single, specialmente nelle soci
età occidentali. Ciò solleva l'interrogativo sui benefici della vita da
single, spingendo a indagare sulle sue vantaggiose implicazioni.
Sono stati condotti due studi per esplorare i vantaggi percepiti dai
single. In un primo sondaggio online, 269 individui di lingua greca sono stati invitati a elencare i benefici della vita da
single. Due revisori indipendenti hanno poi analizzato le risposte, individuando 84 vantaggi distinti.
Per raffinare l'elenco hanno effettuato uno studio successivo, presentando gli 84 vantaggi a un campione più ampio di 612 individui di lingua greca. I partecipanti hanno valutato l'importanza di ciascun vantaggio se fossero stati
single.
Successivamente, i ricercatori hanno utilizzato l'analisi delle componenti principali per raggruppare i 84 elementi in 10 fattori più ampi, basandosi sulle valutazioni dei partecipanti. I tre fattori principali risultati sono stati "maggiore tempo personale", "focalizzazione sugli obiettivi personali" e "assenza di controllo esterno sulle azioni". Gli altri sette fattori includono "assenza di
stress", "miglior controllo del regime alimentare", "opportunità di flirtare", "risparmio economico", "serenità", "riduzione di conflitti" e "libertà di evitare attività non gradite".
Inoltre, l'analisi ha evidenziato significative differenze di genere. Gli uomini hanno attribuito maggiore importanza al "poter flirtare liberamente" rispetto alle donne. Al contrario, quest'ultime hanno dato maggiore valore alla "riduzione di
stress e conflitti" e alla "focalizzazione sui propri obiettivi". Sono state osservate anche variazioni legate all'
età: i partecipanti più anziani hanno considerato più rilevanti i fattori "maggiore tempo personale" e "evitare attività non gradite" rispetto ai più giovani.
In accordo con le loro prospettive, gli autori hanno sottolineato che l'importanza assegnata dagli inter
vistati al pos
sedere maggior tempo personale, risorse
extra e la capacità di perseguire i propri obiettivi indica un'apprezzamento della condizione di singolarità, in parte perché consente lo sviluppo delle proprie competenze. L'accento posto sulla serenità e sulla riduzione di conflitti, discussioni e lesioni suggerisce che il vivere da
single aiuta ad evitare sentimenti negativi. Inoltre, l'elemento "libertà di flirtare" suggerisce che essere
single è considerato allettante perché consente interazioni occasionali.
I ricercatori hanno inoltre ipotizzato che, nonostante comporti dei costi evolutivi, ci sono momenti in cui il vivere da
single può essere conveniente. Ad esempio, essere
single per un periodo può permettere di concentrarsi sul progresso professionale o accademico. Piuttosto che chiederci se sia meglio essere in
coppia o
single, possiamo domandarci quando e per quanto tempo sia più vantaggioso per un individuo essere
single. Tuttavia, ulteriori ricerche sono necessarie per rispondere a tali interrogativi.
Nonostante non fossero contemplati nelle ipotesi degli studiosi, i fattori "maggiore controllo sull'
alimentazione", "assenza di influenze esterne sulle azioni" e "evitare attività non gradite" possono riflettere i molteplici compromessi presenti nelle
relazioni intime.
Uno studioso afferma che ci sono potenziali benefici nel vivere da
single, come la libertà di agire secondo la propria volontà. Ma ha aggiunto che prevede che i costi associati alla condizione di
single si
ano probabilmente superiori ai benefici, il che potrebbe spiegare perché molti
single preferisc
ano non esserlo e perché la maggioranza alla fine intraprende una relazione. Tali costi richiedono ulteriori approfondimenti.
È importante notare una limitazione dello studio, ossia che è stato condotto esclusivamente su partecipanti di lingua greca nella Repubblica di Cipro, pertanto i risultati potrebbero non essere generalizzabili ad altre culture. Studi interculturali potrebbero essere utili per comprendere come la condizione di
single sia percepita in contesti culturali diversi.
Le ricerche sulla vita da
single sono ancora scarse, quindi ulteriori studi sono necessari per approfondire questo fenomeno. Poiché lo studio attuale è stato condotto all'interno del contesto culturale greco, alcuni dei suoi risultati potrebbero non essere direttamente trasferibili ad altri contesti culturali.