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Gli occidentali mostrano maggiore inclinazione alla promiscuità
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Gli occidentali mostrano maggiore inclinazione alla promiscuità
Solo uno su quattro dei single nei paesi più ricchi ha dichiarato di non aver avuto rapporti sessuali nell'ultimo anno. Al contrario, nei paesi in via di sviluppo, sia i single che i giovani sono meno attivi sessualmente, ma le malattie sessualmente trasmissibili risultano più diffuse. Questi sono i risultati di una ricerca condotta in tutto il mondo.

Nei paesi industrializzati e ricchi, si osserva una maggiore propensione a coinvolgere più partner sessuali rispetto a quelli in via di sviluppo. Questo emerge da uno studio che ha coinvolto 59 nazioni diverse.

Monogamia o poligamia?
Nonostante la monogamia prevalga globalmente e la maggior parte dei partecipanti abbia dichiarato di aver avuto un solo partner nell'ultimo anno, nei paesi occidentali si rileva una tendenza più marcata a sperimentare relazioni con più amanti. I single di tutte le età e gli under 25 sembrano contribuire ad aumentare questa media.

I single residenti in Occidente, secondo quanto dichiarato, conducono una vita sessuale molto attiva, con tre su quattro che hanno avuto diversi partner nell'ultimo anno. In confronto, solo due terzi dei single nei paesi africani hanno dichiarato di aver avuto rapporti sessuali nello stesso periodo. Curiosamente, l'Africa presenta la maggiore diffusione di malattie sessualmente trasmissibili, in particolare dell'HIV/AIDS.

A ciasuno il suo...
Secondo gli autori dello studio, ciò dimostra che la vera causa di rischio per le infezioni sessualmente trasmissibili è legata più alla povertà, alla disuguaglianza di genere e alla mobilità che non alla promiscuità. Kaye Wellings, una delle autrici dello studio, afferma che "uomini e donne praticano il sesso per ragioni diverse e in modi diversi in tutto il mondo", sottolineando l'importanza di rispettare queste differenze quando si pianificano campagne di prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili per garantirne l'efficacia.

Giocare a fare gli adulti
L'UNICEF, consapevole che la disinformazione rappresenta uno dei principali ostacoli nella lotta contro l'HIV/AIDS in Africa, ha ideato un modo particolare per insegnare ai bambini i metodi di prevenzione: attraverso un videogioco chiamato "Tu cosa faresti?". Il gioco presenta due protagonisti maschi e due femmine che iniziano una relazione amorosa. Progettato in lingua Swahili, parlata da oltre 100 milioni di persone nell'Africa orientale, l'UNICEF spera che il gioco possa avere un ampio impatto, dato che i bambini sieropositivi nel mondo sono circa 2,5 milioni, con la maggior parte di essi che vive in Africa.

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