SEXTRA!¡


#pornografia
La pornografia è dannosa?
🕓8 minuti di lettura
La pornografia è dannosa?
La pornografia può portare a conseguenze, più o meno piacevoli. Esaminiamo le prove, sfatiamo i falsi miti e approfondiamo ciò che ancora deve essere scoperto sugli effetti della pornografia.

Pochi elementi sono universali, e la pornografia è uno di essi. Parliamo lingue diverse, consumiamo cibi differenti, adottiamo usanze eterogenee, eppure, indipendentemente dall'origine, tutti noi, in un modo o nell'altro, abbiamo sviluppato una curiosità più o meno morbosa verso la pornografia sin da giovani.

Negli ultimi tempi, la pornografia ha subito un'evoluzione significativa: grazie a Internet, è diventata più accessibile e priva di filtri, offrendo pochi spazi all'immaginazione. Con lo sviluppo della realtà virtuale e aumentata, l'esperienza pornografica si è trasformata in qualcosa di sempre più coinvolgente. Ciò ha suscitato domande tra alcuni ricercatori riguardo a possibili problemi derivanti da un accesso così diffuso. Pur senza raggiungere gli estremi dei politici dello Utah, che considerano la pornografia un pericolo per la salute pubblica, la questione è interessante: esistono prove scientifiche sugli effetti della pornografia? E questi effetti possono essere dannosi?

Rispondere a queste domande non è semplice, poiché la ricerca scientifica richiede la partecipazione di individui disposti a condividere le proprie esperienze e a visionare materiale pornografico sotto l'osservazione dei ricercatori in un ambiente controllato, il che potrebbe risultare imbarazzante.

Impatto sul corpo e sul cervello
Nel 1994, utilizzando un fotopletismografo (strumento comunemente impiegato per studiare la circolazione nelle dita) inserito nella vagina, un gruppo di ricercatori olandesi ha scoperto che le donne si eccitano di fronte a film pornografici, anche se spesso esitano a riconoscerlo. Anche se la pornografia rivolta alle donne può presentare alcune differenze, è evidente che uomini e donne reagiscono in modo diverso alle immagini erotiche.

Due studiose hanno scoperto che gli uomini si concentrano notevolmente sui volti delle attrici e sulle loro espressioni. Per misurare questa reazione, le ricercatrici hanno utilizzato il tracciamento dello sguardo o eye tracking: maggiore è il tempo che uno spettatore dedica a fissare determinati elementi, maggiore è la loro valenza libidinosa.

Uno studio simile ha confermato questa reattività elevata alle immagini sessuali, sia negli uomini che nelle donne. Questo fenomeno è attribuito a una rete neurale specializzata nell'elaborazione di stimoli biologicamente importanti, e l'accoppiamento è un'attività che l'evoluzione ha favorito.

Riduce le dimensioni del cervello?
Uno studio che ha esaminato con la risonanza magnetica il cervello di 28 persone durante la visione di film pornografici, ha rilevato una differenza sostanziale tra i sessi. Mentre il cervello degli uomini si attivava intensamente nell'area dell'amigdala e dell'ipotalamo, quello delle donne mostrava un'attivazione più limitata.
Quindi, gli uomini sono più attratti dalla visione di contenuti sessuali.

Due studiosi hanno rilevato che, osservando il cervello di oltre 60 uomini durante la visualizzazione di immagini pornografiche, la parte del cervello legata alla ricompensa, il corpo striato, risultava notevolmente ridotta in coloro che consumavano più materiale a luci rosse. Resta incerto se l'eccessivo consumo di pornografia causi tale riduzione cerebrale o se chi ha un corpo striato più piccolo sia naturalmente più incline a cercare maggiori stimoli pornografici. I ricercatori non hanno concluso definitivamente su questa questione, anche se inclinano verso la prima spiegazione.

Cosa avviene "in zona"
Si è scoperto che dopo la visione di pornografia, specialmente del genere "una donna con molti uomini", la motilità degli spermatozoi aumenta. Questo effetto, legato alla competizione spermatica, è comune anche in altri animali, dove il liquido seminale diventa più aggressivo in risposta alla presenza di concorrenti per vincere la competizione per la fecondazione.

Nonostante il comune mito, non esistono ricerche che dimostrino una connessione tra l'eccessiva visione di pornografia e la disfunzione erettile. Secondo alcuni studiosi la visualizzazione di materiale hard core potrebbe addirittura favorire l'eccitazione sessuale. Secondo la loro ricerca, gli individui abituati alla pornografia avevano meno difficoltà a eccitarsi di fronte a immagini sessuali.

Ma la pornografia incita alla violenza?
La questione sulla relazione tra la fruizione di materiale pornografico e l'incitamento alla violenza sessuale è dibattuta da tempo. Studi condotti negli anni '70 misurarono i crimini sessuali in Danimarca, Svezia e Germania nel periodo in cui la pornografia venne legalizzata. I risultati non evidenziarono alcuna correlazione, anzi, notarono una diminuzione di certi reati sessuali come stupri e molestie su minori.

Una revisione di oltre 80 studi nel 2009 confermò l'assenza di una correlazione tra pornografia e violenza sessuale.

Tale relazione potrebbe essere simile a quella tra l'alcol e la sua pericolosità: non dannoso di per sé, ma può diventarlo per alcune persone.

E provoca divorzi?
Il tema della pornografia e i suoi effetti sui tassi di divorzio è controverso con risposte contrastanti da parte dei ricercatori. Uno studio suggeriva un legame positivo, ma ricerche più recenti hanno smentito questa connessione. Tuttavia, una ricerca ha suggerito che chi è esposto alla pornografia da giovane ha il doppio delle probabilità di divorziare, senza specificare se la relazione insoddisfacente porta a una maggiore inclinazione verso il porno o viceversa.

Crea dipendenza?
Non necessariamente e non per tutti. Uno studio ha paragonato la pornografia alle droghe, poiché entrambe agiscono sul cervello. Un gruppo di individui con comportamento sessuale compulsivo è stato sottoposto a risonanza magnetica mentre guardava immagini a contenuto erotico.
I ricercatori hanno identificato un aumento dell'attività in tre aree cerebrali che si attivano anche nei soggetti dipendenti da sostanze stupefacenti quando sono esposti alla droga.

Abitudini nocive
Mentre un adulto maschio sano e bilanciato può affrontare il materiale pornografico con distacco, un adolescente inesperto potrebbe incontrare problematiche. Non di natura morale, anzi: gli adolescenti hanno il diritto di esplorare e comprendere la sessualità e le sue espressioni. Il problema sorge quando un video pornografico diventa una fonte di informazioni fuorvianti. Di fronte alle qualità (anche anatomiche) dei protagonisti del porno, un adolescente può sviluppare un senso di inadeguatezza, convincendosi di avere un organo sessuale piccolo, sottile o storto; può temere di manifestare orientamenti sessuali diversi; può preoccuparsi di non riuscire a mantenere l'erezione o di eiaculare precocemente; potrebbe evitare l'uso del preservativo. E non è tutto: le rappresentazioni delle donne nei film porno le dipingono come soggette a desideri incontrollabili alla vista di un pene, sempre desiderose di orgasmi, una rappresentazione lontana dalla realtà delle coetanee.

Sostiene il sessismo?
Oltre a creare aspettative sessuali irrealistiche, il porno sembra anche alimentare atteggiamenti sessisti, inducendo gli uomini a essere meno inclini a soddisfare le esigenze dell'altro sesso o a sviluppare un desiderio di potere.

© 2024 Splash it s.r.l. All Rights reserved. P.IVA: IT05991270876