Castrati per assumere ruoli di custodi di harem, cantanti, sacerdoti. Questo fenomeno persiste ancora oggi.
"Il giovane viene sedato con oppio e immerso seduto in una vasca d'
acqua bollente fino a raggiungere uno stato di totale incoscienza. A questo punto, si apre lo scroto e vengono rimossi i
testicoli". Questa è la descrizione di come il Trattato sugli eunuchi, datato 1707, dettagliava il procedimento della castrazione, pratica all'epoca comune in Italia per la coltivazione di cantanti dalle doti straordinarie. Un rituale pericoloso (con due
bambini su tre che moriv
ano a causa di infezioni ed emorragie) strettamente legato alla
religione e, incredibilmente, ancora presente.
Adieu mascolinitàL'a
sportazione dei
testicoli prima della
pubertà impedisce la differenziazione sessuale maschile poiché manca il
testosterone, l'ormone prodotto dai
testicoli con tale funzione. Quali sono le conseguenze? Pene e prostata rimangono piccoli, la voce invece si alza anziché diventare grave, non si svilupp
ano peli e
muscoli. Dato che il
testosterone stimola anche il
desiderio sessuale, il castrato non solo è sterile ma anche impotente.
Tuttavia, esiste la possibilità che altri ormoni surrenali svolg
ano, seppur parzialmente, la funzione del
testosterone, consentendo all'eunuco di avere in qualche misura rapporti sessuali. Si narra che Farinelli, celebre cantante castrato del 1700, avesse
relazioni con donne che impazziv
ano per lui, ma che all'ultimo momento si facesse sostituire dal fratello Riccardo, tutto tranne che eunuco.
Se la castrazione avviene dopo la
pubertà, gli effetti sono meno drammatici: i peli si riducono, la pelle diventa più sottile e la voce potrebbe assumere tonalità femminili. In termini di rapporti sessuali, in questo caso manca il
desiderio, non la capacità tecnica. Per quanto riguarda la controparte femminile della castrazione, ovvero l'a
sportazione delle ovaie, oltre all'in
fertilità, si ha l'immediata ins
orgenza della
menopausa.
Inventato dai cinesiPer quanto risulta, la pratica dei castrati è un'antica "creazione" cinese, datata almeno 5 mila anni fa. In quel periodo, si creav
ano castrati per farne custodi del potere. Insieme alla perdita della mascolinità, perdev
ano la possibilità di
relazioni familiari e sociali normali, vivendo in uno stato psicologico oscilante tra auto-disprezzo, malinconia e disperazione. Nonostante la mancanza di
testosterone a livello fisico, l'aggressività persisteva a livello psicologico.
L'unica via di riscatto era la fedeltà assoluta al signore, che in cambio conferiva onori e titoli come custodi di harem o templi, maestri di cerimonie, e incarichi politici e amministrativi di rilievo.
Conservare i testicoliTuttavia, gli eunuchi rimanev
ano infelici: molti conservav
ano gelosamente i loro
testicoli in una scatola, chiedendo che fossero sepolti insieme a loro, per essere uomini completi almeno nell'aldilà. Dalla Cina, questa pratica si diffuse in Occidente.
I Romani adottarono dal popolo Ittita il culto di Kubaba, divinità associata alla
fertilità e alla terra, la quale fu poi chiamata Cibele. Per diventare sacerdote di questa divinità, era necessario offrire a Kubaba i genitali, compresi
pene e
testicoli, tagliandoli personalmente durante una cerimonia sfrenata che si teneva ogni anno il 24 marzo.
Successivamente, i Romani scoprirono che gli uomini castrati potev
ano essere impiegati anche per scopi più profani, poiché la loro pelle rimaneva liscia e priva di peli, acquisendo tratti somatici femminili.
Era poi fondamentale distinguere tra varie tipologie di eunuchi. La castrazione "nera", che includeva l'a
sportazione del
pene, rendeva l'eunuco ancora più simile a una donna, mentre la castrazione "bianca" conservava il
pene. Il valore di uno schiavo eunuco poteva raggiungere anche 250 volte quello di uno schiavo comune, a seconda delle caratteristiche:
- semivir, parzialmente uomo;
- eviratus, completamente castrato;
- mollis, leggermente effeminato;
- malacus, con tratti e movenze così femminili da poter passare per una danzatrice.
Castrati in serieLa consapevolezza dell'utilità degli eunuchi giunse tardi agli Arabi, in quanto la castrazione era stata vietata da Maometto. La pratica fu scoperta intorno al 750, quando i conquistatori arabi presero la Persia, dove l'usanza era stata importata dalla Cina. Dimenticando il precetto del profeta, gli Arabi istituirono un sistema di produzione e distribuzione efficiente, impiegando gli eunuchi come custodi negli harem di califfi, sultani e sceicchi. Gli schiavi provenienti da Bisanzio, Cina, Nubia, Etiopia ed Europa veniv
ano portati a centri specializzati in castrazione come Samarcanda, Assiut in Egitto o Derbent in Armenia, per essere successivamente venduti nei mercati di Baghdad o del Cairo.
Usati per il cantoIn un'epoca successiva, durante la quale alle donne era vietato parlare in chiesa, si diffuse l'uso delle voci bianche al posto di quelle femminili. Per rispettare tale prescrizione e garantire comunque la presenza di cantanti capaci di eseguire parti femminili, tra il XVII e il XVIII secolo, e persino nell'Ottocento, migliaia di
bambini furono castrati in Italia. Questi eunuchi trovav
ano impiego anche in esibizioni musicali profane.
La castrazione avveniva prima della
pubertà, prima che avvenisse la muta della voce. In teoria, il risultato poteva essere straordinario: una voce femminile emessa da un torace maschile, capace di contenere più aria, e attraverso corde vocali maschili che richiedono meno aria per vibrare, permettendo così di mantenere una nota più a lungo. Queste voci potev
ano coprire un'eccezionale estensione di tre ottave e mezza.
L'ultimo castratoLa pratica di utilizzare eunuchi nel coro del Vatic
ano fu vietata solo nel 1878. L'ultimo castrato, Alessandro Moreschi, si esibì ancora nella Cappella Sistina nel 1922.
Quanto alla presenza attuale degli eunuchi, non esiste un equivalente diretto di quelli del passato, a meno di cercare in qualche angolo remoto del Medio Oriente feudale.
In aggiunta, chi si impegna in un processo di transizione di genere non può essere considerato alla stregua degli eunuchi storici. Questa decisione rappresenta una scelta individuale e consapevole, comportando una completa riconfigurazione degli organi genitali per trasformare il soggetto in una donna. Al contrario, gli eunuchi del passato tendev
ano a mantenere la loro identità maschile nonostante le modifiche fisiche subite.
In India ai giorni nostriNell'attuale contesto indi
ano, gli Hijras rappresent
ano una presenza persistente. Nonostante la legge indiana vieti la castrazione, alcuni Hijras la pratic
ano in segreto. Questi individui, devoti alla dea Bahuchara Mata, sono circa un milione e seguono un culto che impone loro di eliminare completamente ogni traccia di mascolinità. Emergono pubblicamente solo durante cerimonie di matrimoni e nascite, durante le quali celebr
ano riti volti a promuovere la fortuna e la prosperità.
Inoltre, nel 1995, una giornalista americana ha documentato la presenza di un mercato clandestino di schiavi eunuchi a Goa, sulla costa occidentale dell'India. Questi individui vengono venduti per servire negli harem del Medio Oriente, mantenendo così una pratica che sfida la legge indiana che la vieta.