Le nuove infezioni da HIV mostr
ano una stabilità, con 67.000 casi di malattia registrati dal 1982.
L'HIV continua a essere una realtà in Italia, con il numero di nuove infezioni che si mantiene "stabile" da circa tre anni, così come i casi di AIDS. La diffusione del virus, che colpisce prevalentemente gli uomini rispetto alle donne, sembra concentrarsi soprattutto tra i giovani di
età compresa tra i 25 e i 29 anni. Nel 2014, in Italia, 3.695 individui hanno scoperto di essere sieropositivi, con un tasso di incidenza di 6,1 nuovi casi ogni 100.000 abitanti.
Dal 1982, l'inizio dell'epidemia, sono stati segnalati oltre 67.000 casi di AIDS nella Penisola, con circa 43.000 pazienti deceduti.
Senza protezioneNell'84% dei casi, la trasmissione del virus avviene attraverso rapporti sessuali non protetti, sia eterosessuali che tra uomini che hanno rapporti sessuali con altri uomini. La maggioranza dei pazienti (9 su 10) riceve assistenza presso centri clinici di malattie infettive e segue terapie antiretrovirali. Per quanto riguarda l'incidenza, l'Italia si colloca al 12º posto nell'Unione Europea. Le regioni con valori più elevati sono state il Lazio, la Lombardia e l'Emilia Romagna. Il virus colpisce principalmente uomini, rappresentando il 79,6% dei casi nel 2014, mentre diminuisce costantemente l'incidenza di nuove diagnosi nelle donne. L'
età media per gli uomini è di 39 anni, mentre per le donne è di 36 anni. La fascia d'
età più colpita è quella dei giovani tra i 25 e i 29 anni, con 15,6 nuovi casi ogni 100.000 residenti.